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Collettiva in biancoscuro, spazio espositivo

⏰ lettura 2 min.

Lo spazio espositivo di biancoscuro si colora nuovamente con la mostra collettiva di tre artisti meritevolissimi: Amalia Borin, Lucillo Santesso e Maria Zimari.

Amalia Borin, espone “Raccontarsi” e “Sottrazione“, sculture in terracotta dipinte. Queste opere sono gli “Arlecchini“, che per tanto tempo sono rimasti nascosti nel suo subconscio e che si son rivelati nel suo passaggio dalla pittura (meritevole anch’essa) alla scultura. I gesti degli arti, le posizioni e le proporzioni della figura veicolano un messaggio ogni volta diverso: l’amore in ogni sua forma, la donna, la religione, ma anche la famiglia e la realizzazione personale. Le sue opere suscitano molto interesse e spesso il visitatore si sofferma qualche istante in più dopo aver compreso il messaggio che l’Artista manda attraverso la scultura.

Lucillo Santesso, artista digitale, si è approcciato all’arte fin da piccolo disegnando a mano libera. Passò alla fotografia istantanea durante i suoi innumerevoli viaggi e negli anni ’80 decise di fare delle tecniche fotografiche il suo lavoro principale. Oggi dipinge attraverso la tavoletta grafica, facendo buon uso delle conoscenze artistiche “tradizionali” apprese nel corso degli anni. Espone presso biancoscuro, spazio espositivo, le sue opere “Rosso Ricordo“, “Vola assieme a me“. La ricerca della luce in contrapposizione al buio, la natura vista con sapienti giochi di chiaroscuri, il ciclo giorno-notte che tutto muta e trasforma: in ogni sua opera troviamo l’Artista ed il suo stato d’animo raccontato attraverso le pennellate, la scelta delle luci e delle ombre, e il visitatore viene rapito dalle sue emozioni.

Maria Zimari, leccese di nascita, da sempre ha mostrato interesse verso le arti pittoriche. Anche dopo gli studi artistici ha continuato a studiare e sviluppare il suo percorso artistico, unico, vario e sempre appassionato. Si è arricchita di esperienze sia umane che artistiche durante i molti viaggi, che le hanno regalato nuove emozioni creative. Spesso nelle sue opere possiamo trovare influenze e ispirazioni proprio legate ai Paesi visitati.  Espone in collettiva le opere “Luna argentata“, “Tintagel“, “La zebra e la luna“, “senza titolo“. I temi che contraddistinguono la sua pittura sono molto vari, ma tutti fanno pensare ad un itinerario, un percorso, il visitatore che si trova ad ammirare le sue opere sente come se l’artista lo stesse accompagnando in un nuovo viaggio tutto da vivere.

La mostra collettiva di Borin, Santesso e Zimari è stata inaugurata domenica 5 gennaio alle ore 18,00 e sarà visitabile fino al 2 febbraio 2014.

Ricordiamo che le mostre presso biancoscuro, spazio espositivo sono visibili su invito, contattate l’Associazione Culturale Biancoscuro per maggiori informazioni e per accreditarvi.

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