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Step Art Fair, la 5ª edizione è una conferma

⏰ lettura 2 min.

Si è conclusa ieri Step Art Fair, giunta alla sua 5 edizione, presso il quartiere della arti milanese, nella cornice meravigliosa e di pregio come quella de La Fabbrica del Vapore.
Una sfida su vari fronti, tante le iniziative artistiche in questo periodo, ma il tema dell’evento “ecosostenibilità e natura”, la location e la perfetta organizzazione di Ilaria Centola e Paolo Brazzoli coordinati dal Direttore Artistico Valerio Dehò, hanno reso questa 3 giorni d’arte un’ottima vetrina per gallerie e artisti.

Assolutamente incentrati sul tema gli artisti della sezione “Open Space, dall’en plein air al ready made”: Fausto Segoni con le sue “Migrazioni Evo – Lombardia”e l’interessantissima installazione “Deriva dei Continenti”, Martino Brixio, l’artista del Metaformismo, Danilo Susi e Albano Paolinelli che, seppur con tecniche diverse, confluiscono entrambe nel gruppo artistico Realismo Astratto, Marilina Fortuna e le sue opere realizzate con rifiuti ed oggetti; questi ed altri artisti hanno focalizzato il loro lavoro sul tema della natura dando nuove ed originali interpretazioni.

Fortunatissima la collaborazione tra la Scuola di Scultura dell’Accademia di Brera ed il Dipartimento di Bioscenze dell’Università degli Studi di Milano, che ha portato ad esporre nella sezione “Step Brera” le opere di Beatrice Facchini, Marco Fiorenza, Adriano Lombardo, Giorgio Mariotti-Nesurini, Wilmer Mazzoleni, Luisa Turuani e Beatrice Vecchio: il linguaggio plastico a raccontare il connubio tra arte e scienza.

Una trentina le gallerie partecipanti ad esporre validi artisti, tutte hanno contribuito alla buona riuscita di questa fiera di qualità.
Fra gli artisti presentanti ricordiamo Luciano Bonetti della Arena Art Gallery e le interessanti opere di collage, Giacomo Cossio anche lui con opere di collage che già avevamo avuto modo di conoscere, Robert Gligorov presente anche con il suo nuovo progetto editoriale dedicato alla sua Arte dal titolo HYSTERY, Silvia Manazza con un’installazione composta da materassi a cui ha dato nuove forme. Oltre ai sopracitati, tanti altri artisti hanno contribuito a far in modo che il pubblico si sentisse “rapito” dal percorso espositivo, dai colori, dalle forme, dalla tecniche e dai materiali che celano in loro i messaggi che i singoli artisti hanno voluto rendere eterni.

Meritano una menzione particolare i giovani di Milano Civica Scuola di Musica, che hanno reso ancora più magica l’atmosfera all’interno della “cattedrale”: pianoforte, saxofono, flauto, chitarra e voce, singolarmente, in duo o in orchestra, o con la voce di talentuose soprano, mezzosoprano e baritono.

Sicuramente rispetto a tante altre fiere di settore, è dalle dimensioni più contenute, ma l’organizzazione tutta (dal Direttore Artistico alle ragazze della reception) ha reso questa 3 giorni d’arte davvero coinvolgente e di qualità.
Piacevolmente colpiti anche dalla simpatia dei collaboratori di Juliet Magazine presenti al loro stand e da Davide Ferraris (per HYSTERY concept magazine) che ci ha intrattenuto raccontandoci delle sue esperienze con Robert Gligorov e del suo progetto CraLatta.

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