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Un’ imprecazione cesellata nel diamante, tutta italiana: la Scapigliatura

⏰ lettura 3 min.

L’omaggio pavese a Tranquillo Cremona e all’Ottocento italiano

La città di Pavia, continua il suo programma espositivo dedicato alle correnti artistiche dell’Ottocento, con la mostra “Tranquillo Cremona e la Scapigliatura”, aperta al  pubblico dal 26 febbraio al 5 giugno 2016, presso le Scuderie del magnifico Castello Visconteo. Preceduta dall’omaggio alla corrente artistica dei Macchiaioli, l’esposizione narra la Scapigliatura, partendo dal suo fondatore: Tranquillo Cremona,  pittore di origine e formazione pavese. Circa cinquanta opere dei maggiori esponenti del movimento, vengono inserite in un percorso espositivo diviso in sezioni iconografiche, al fine di offrire una lettura immediata di quel principio di unità di tutte le arti, base e obiettivo, degli scapigliati: definiti tali, dallo scrittore Cletto Arrighi, per sottolinearne l’affinità con i Bohémien francesi.

Tranquillo Cremona Ritratto di Benedetto Junck 1874 circa, olio su tela, 83x58 cm. GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Tranquillo Cremona
Ritratto di Benedetto Junck
1874 circa, olio su tela, 83×58 cm.
GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna
e Contemporanea, Torino

Giovani intellettuali dell’Italia postunitaria, innamorati di Baudelaire e della vita parigina, daranno sfogo al loro atteggiamento anticonformista e di rifiuto delle regole della borghesia, tanto nella pittura e nella scultura, quanto nella letteratura e nella musica. Nonostante il rifiuto aperto e dissacrante, racchiuso nelle  opere e nel modus vivendi degli scapigliati, dominato da abuso di alcool e condizioni di estrema povertà, la borghesia italiana è affascinata da questo temperamento impulsivo, tanto da diventarne committente e, a volte, mecenate.

…nei quadri di Cremona sono del tutto assenti i temi principali del romanticismo italiano: il paesaggio e la storia. Egli si concentra solo sulla figura umana che diviene la protagonista unica dei suoi dipinti…

La mostra offre una lettura immediata del forte legame tra le arti, definite sorelle dai membri del movimento, accompagnando le opere pittoriche con ascolti di quelle letterarie e musicali: sarà proprio la voce di Tranquillo Cremona, a guidare il visitatore nell’intimo di questo principio. Dallo scrittore Emilio Praga (che esalta come bibbia scapigliata l’opera “Les Fleurs du mal” di Baudelaire, lodandola come “un’imprecazione cesellata nel diamante”) il linguaggio dissacrante, pungente, erotico e senza regole della Scapigliatura, si dipana nelle melodie e nei libelli degli artisti come Cletto Arrighi, Carlo Dossi, Arrigo Boito, Giacomo Puccini, fino a rendersi visibile nelle scelte e nelle pennellate dei pittori, anch’esse intrise di rifiuto per la tradizione accademica.

Sotto: Camillo Rapetti Al balcone (I curiosi) 1879, acquarello, 50x58 cm. Collezione privata
Sotto: Camillo Rapetti
Al balcone (I curiosi)
1879, acquarello, 50×58 cm.
Collezione privata

Al soggetto storico e al paesaggio, cari a quest’ultima, i cui canoni se necessario vengono reinterpretati, gli scapigliati contrappongono scene di vita quotidiana ed il ritratto, creando una pittura del sentimento: donne  in momenti intimi, la maternità ed idilli amorosi, sono i soggetti che più incarnano le tele scapigliate. Le opere in mostra, da quelle dei “tre nani giganti” del movimento, (ovvero Tranquillo Cremona, con “Amore materno”, “Ritratto di Nicola Massa”, “Le curiose”, “High Life”, il “Ritratto di Carlo Alberto Pisani” e quello di “Cletto Arrighi” da poco rinvenuti; Daniele Ranzoni con “Giovinetta” e “Ritratto di Giuseppe Rovani”; Giuseppe Grandi con “Il maresciallo Ney” e “Maternità”) a quelle di Luigi Conconi, Ernesto Bazzaro e di un giovane Giovanni Segantini, svelano, in un armonioso percorso, il linguaggio artistico della Scapigliatura, così nuovo, impulsivo e affascinante, da rendere anche lo stesso visitatore, durante il suo cammino nelle atmosferiche sale delle Scuderie, un po’ scapigliato.

 

TRANQUILLO CREMONA
e la Scapigliatura

26 febbraio 2016 - 5 giugno 2016
Scuderie del Castello Visconteo, Pavia
INFO
info@scuderiepavia.com
da lunedì a venerdì 10.00-13.00/14,00.18.30
Sabato, domenica e festivi 10.00-19.00
Una delle sale del Castello Visconteo che ospitano la mostra
Una delle sale del Castello Visconteo che ospitano la mostra
 

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