Numeri straordinari per l’esposizione multimediale Anthropocene che si è chiusa domenica 5 gennaio al MAST a Bologna con un bilancio finale di 155.000 visitatori. Prorogata ben due volte, per lo straordinario afflusso di pubblico di ogni età, la mostra è nata dalla collaborazione tra il fotografo Edward Burtynski e i registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier.
Il progetto, basato sulla ricerca del gruppo internazionale di scienziati Anthropocene Working Group impegnato nel raccogliere prove del passaggio dall’attuale epoca geologica – l’Olocene – all’Antropocene (dal greco anthropos, uomo), documenta i cambiamenti che l’uomo ha impresso sulla terra e gli effetti delle attività umane sui processi naturali attraverso la combinazione di arte, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica.
La mostra è stata una meta importante per le scuole, con 15.500 studenti coinvolti e 600 visite guidate. Per i più piccoli e per le famiglie sono state organizzate attività didattiche specifiche tra cui workshop e proiezioni. 620 sono state le visite guidate organizzate per il pubblico, curate dai mediatori culturali della Fondazione MAST, cui hanno partecipato 15.800 persone.
È stato parte integrante della mostra il pluri-premiato film “Anthropocene: the Human Epoch” (ANTHROPOCENE: l’Epoca Umana), codiretto dai tre artisti e narrato dal premio Oscar Alicia Vikander.
La mostra è stata accompagnata dai MAST. Dialogues on Anthropocene: 77 tra talk, incontri e proiezioni (quest’ultime in collaborazione con Cineteca di Bologna, Human Right Nights e Fondazione Stensen). Appuntamenti gratuiti aperti al pubblico con scienziati, antropologi ed esperti, dedicati all’ambiente e al tema sempre più attuale del cambiamento climatico.
“Ci dispiace salutare Anthropocene alla Fondazione MAST – dichiarano Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier – Ci fa sperare sapere che questo progetto abbia avuto un grande impatto su visitatori di tutte le età e che continuerà a far crescere la consapevolezza su temi diventati urgenti in tutto il mondo”.
“Un anno fa immaginavamo che il tema del clima sarebbe diventato sempre più dominante, ma in pochi mesi tutto è cambiato: è arrivata Greta, sono iniziate le manifestazioni Friday for Future e nell’opinione pubblica è cresciuta la consapevolezza sui temi legati all’ambiente al cambiamento climatico, che sono al centro della mostra e del film”, commenta Urs Stahel, curatore della PhotoGallery e della collezione di Fondazione MAST.
Anthropocene ha debuttato in Canada nell’autunno del 2018 con il film “Anthropocene: The Human Epoch” proiettato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e con la mostra allestita in contemporanea all’Art Gallery of Ontario di Toronto (AGO) e alla National Gallery of Canada di Ottawa (NGC) organizzata in partnership con la Fondazione MAST. La mostra si sposta ora al Museo Marittimo e della Tecnologia di Malmö, in Svezia, dove inaugurerà il 15 febbraio.