Alla Manifiesto Blanco di Milano, fino al 22 giugno, è possibile ammirare le opere di Paolo De Stefani, artista chiavennasco. La mostra “SEZIONE AUREA. Luogo ancestrale. Forma architettonica. Spazio vuoto”, a cura di Elisabetta Sem, presenta un nucleo recente di opere che indagano ed esplorano concetto e interpretazione della sezione aurea, linguaggio matematico della bellezza, partendo dalla suggestione paesaggistica, formale e cromatica della Val Codera in Val Chiavenna.
La carriera artistica di Paolo De Stefani è iniziata con opere figurative, abbandonate poi verso una ricerca volta all’astrattismo. Nel 2007-2008 si concretizza l’aspetto segnico-calligrafico e inizia il ciclo delle pittosculture su tavola, prevalentemente chine e tempera su carta ritagliata e fissata con chiodi, mentre al 2015-2016 risalgono le sculture in ferro e i collage spessorati.
In questa mostra personale, le carte, le tele e una scultura in metallo sono suddivisi in 6 nuclei entro una progressiva elaborazione delle proporzioni auree, dalla linea al poligono plastico regolare, raffinata e sottile stilizzazione del cristallo: Visione, Segnale aureo, Luogo, Frammenti, Luogo-Spazio, Aureo.
I luoghi di origine dell’artista rappresentano il presupposto inscindibile della sua ispirazione artistica, come respiro profondo di un’essenza sottile e intellettuale delle forme montuose, come interpretazione degli elementi naturali che coglie l’essenza più autentica e raffinata delle gamme cromatiche. L’autore cerca nel disegno le radici dell’osservazione e della sua stessa arte: “Questa espressività è in parte legata alla morfologia della roccia: profonde fenditure sono evidenti in alcune mie opere, soprattutto nelle pitto-sculture e nelle ultime con figure geometriche dalle forme essenziali, purificate, stabili e instabili al tempo stesso. Non copio quello che vedo, lo interiorizzo”.
Paolo De Stefani nasce nel 1969 a Chiavenna dove attualmente vive e lavora. Nei primi anni Novanta frequenta presso studi privati corsi di pittura in cui matura e perfeziona la tecnica del disegno. La sigla stilistica essenzialmente figurativa che caratterizzava i lavori dei primi anni lascia spazio a una ricerca astratta. L’inizio del nuovo millennio coincide con una significativa svolta nella sua ricerca attraverso lavori strutturati da evidenti sovrapposizioni di carte in teche di legno e sculture di materiale cartonato intrise di smalti. Nel 2007-2008 si concretizza l’aspetto segnico-calligrafico e inizia il ciclo delle pittosculture su tavola, prevalentemente chine e tempera su carta ritagliata e fissata con chiodi. Al biennio 2015-2016 risalgono le sculture in ferro e i collage spessorati. Collabora da anni con la galleria “Franca Pezzoli arte contemporanea” di Clusone. Tra le mostre personali e collettive si ricordanoTrascendenze-Sic Transit Plurs curata da Salvatore La Vecchia, organizzata nel 2016 dal Museo di Piuro e allestita sul sito dell’antica frana del 1618, e nel 2022 Paesaggio interiore, tempo indefinito, spazio assoluto presso “Casa Matteo” a Fino del Monte a cura di Elisabetta Sem.
INFO
SEZIONE AUREA
Luogo ancestrale. Forma architettonica. Spazio vuoto
PAOLO DE STEFANI
dal 24 maggio al 22 giugno 2024
da martedì a sabato h. 16 - 19
MANIFIESTO BLANCO
Via Benedetto Marcello, 46
Milano
Ingresso libero
www.manifiestoblanco.com