La Fondazione MAST porta nel cuore di Bologna la quinta edizione della Biennale Foto/Industria, la prima Biennale al mondo dedicata alla fotografia dell’Industria e del Lavoro, dedicata quest’anno al tema FOOD, sotto la direzione artistica di Francesco Zanot.
11 le mostre a ingresso gratuito che animano la manifestazione, 3 i fotografi italiani e 8 i fotografi stranieri, i cui lavori indagano il tema dell’alimentazione e dell’industria alimentare, un settore in rapido sviluppo che risponde alle più importanti trasformazioni in atto su scala globale: la questione demografica, il cambiamento climatico e la sostenibilità. Fotografia e gastronomia si fondono dalla teoria alla pratica innescando una serie di riflessioni sulla complessità della “questione alimentare”.
Tra i principali argomenti oggetto delle 11 mostre che ripercorrono un secolo di storia dagli anni Venti ad oggi: l’industria alimentare e il suo impatto sul territorio; il rapporto tra alimentazione e geografia; la meccanizzazione della coltivazione e dell’allevamento; la questione del grano; l’alimentazione organica e naturale; i mercati e le tradizioni locali; la pesca nei mari e nei fiumi.
Le undici mostre nel dettaglio
Ando Gilardi, tra le figure più eclettiche e originali della storia della fotografia italiana, è il protagonista della mostra Fototeca in corso al MAST fino al 2 gennaio 2022, un percorso tra reportage fotografici e materiali estratti dal pioneristico archivio iconografico che ha fondato nel 1959;
Maurizio Montagna espone il progetto Fisheye dedicato al fiume Sesia e alla sua valle presso la Collezione di Zoologia del Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna;
Lorenzo Vitturi in Money Must Be Made fotografa Balogun, il mercato di strada di Lagos in Nigeria, uno dei più grandi del mondo. A Palazzo Pepoli Campogrande – Pinacoteca Nazionale di Bologna;
Hans Finsler, tra i padri della fotografia oggettiva degli anni ’30, ha realizzato nel 1928 la serie Schokoladenfabrik su commissione dell’azienda dolciaria Most. La mostra è a San Giorgio in Poggiale (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae);
di Herbert List, fotografo tedesco membro della Magnum Photos, sono esposte nella mostra Favignana a Palazzo Fava – salone “Mito di Giasone e Medea” 41 immagini sulla mattanza dei tonni avvenuta nell’isola nel 1951 (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae);
il francese Bernard Plossu ha fotografato spezzoni di vita in tutto il mondo e ritratti legati a persone e cibo nella quotidianità in Factory of Original Desires allestita nelle sale “Le avventure di Enea” a Palazzo Fava (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae);
la mostra di Mishka Henner In the Belly of the Beast allo Spazio Carbonesi (Palazzo Zambeccari) verte sul rapporto tra uomo, animali e tecnologia in un processo incessante fatto di consumo, digestione e scarto;
il giapponese Takashi Homma nella mostra M + Trails presentata al Padiglione dell’Esprit Nouveau, da un lato raccoglie e mette a confronto le facciate dei negozi di McDonald’s nel mondo soffermandosi su differenze e analogie, dall’altro immortala le tracce di sangue lasciate dai cacciatori di cervi in Giappone;
l’olandese Henk Wildschut con Food si concentra sulle più avanzate tecnologie dell’industria alimentare sviluppate per aumentare il volume della produzione. A Palazzo Paltroni (Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna);
l’artista americana Jan Groover, nota per le sue nature morte, con Laboratory of forms è oggetto di una retrospettiva a partire dalle celebri nature morte riprese nella cucina della sua abitazione, che dialogano con le opere del pittore bolognese Giorgio Morandi custodite nelle sale del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Fino al 2 gennaio 2022;
la ricercatrice e attivista palestinese Vivien Sansour presenta a Palazzo Boncompagni il progetto Palestine Heirloom Seed Library, volto a salvaguardare antiche varietà di semi e per proteggere la biodiversità.
Una speciale pubblicazione, a metà tra photo book e ricettario, accompagna la manifestazione. Le 11 ricette originali presentate nel volume sono state ideate dallo chef e scrittore Tommaso Melilli, che ha interpretato le immagini e i temi di ogni mostra traendone ispirazione culinaria.
La Biennale è accompagnata da un ricco programma di eventi gratuiti (su prenotazione), visite guidate con gli artisti, talk, workshop di fotografia, performance, proiezioni, tavole rotonde e attività didattiche.
FOTO/INDUSTRIA 2021 V BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO
FOOD
fino al 28 novembre 2021 *
*(le mostre di Ando Gilardi al MAST e di Jan Groover al MAMbo proseguono fino al 2 gennaio 2022)
Ingresso gratuito
Tutti i dettagli su: www.fotoindustria.it