Un ventre, una nave spaziale, una grotta, sono alcune delle parole che possono divenire metafora dell’universo che Simone ci propone, dove lui stesso si sottopone come esperimento per riflettere su vita e morte, nel senso più letterale ma anche in quello intellettuale e spirituale provando a immaginare e disegnare dei dispositivi organici dove ognuno potrebbe volontariamente entrare per spogliarsi di ciò che non serve più e rinascere ancora. Questo universo è abitato da creature in diversi stati di dormiveglia, sembrano consegnate pienamente a quel desiderio di evoluzione, di reinvenzione, ci sono semi-piante, esperimenti, tracce a metà strada fra oggetto e macchina e una presenza/assenza che alimenta la metamorfosi delle crisalidi. Osserviamo queste figure tornate ad uno stato primitivo, altre invece sveglie, ignoriamo se stanno per iniziare il viaggio della metamorfosi o se sono nella fase del risveglio, ognuna sembra porci delle domande sui ricordi, sull’infanzia, sulla morte e le perdite ma ci pongono anche davanti alla prospettiva di poter ricostruire sempre, come il giaciglio che ci racconta di qualcuno che è già partito, attraverso il portale di uscita nell’attesa di tornare ed entrare in crisalidi di ogni tipo, consapevole della potente capacità di trasformazione che ci rende umani.
INFO Personale di Simone del Sere Inaugurazione 8 Dicembre alle 17:00 Aperta dal 9 al 12 Dicembre 2021 A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi Assistant Curator Isabella Tamayo Chiasso Perduto Via de' Coverelli 4R 50125 Firenze www.chiassoperduto.com @chiassoperduto