La mostra di Agostino Pisani al Museo Bodini di Gemonio continua il dialogo ideale con le opere di Floriano Bodini, sulle sponde di un “raccontare” scultoreo fortemente espressivo dei due artisti, sul filo della loro figuralità segnata inesorabilmente dall’esistere.
“Tracce di memoria in un ermetismo allusivo, un diario forte e poetico insieme. Interiorità ed espressionismo, mai di retorica. Dalle mani sapienti di Agostino Pisani la materia (il prediletto LEGNO, cirmolo, ulivo, balsa) si articola in un immaginario visivo folto di segni e rimandi, per un aggregarsi di elementi in vicende prese dal vivere quotidiano.” Così scrive il curatore Fabrizia Buzio Negri nella brochure.
Lectio magistralis. L’appuntamento espositivo con le opere più significative della lunga ricerca dello scultore Agostino Pisani (Savona, 1937) si inserisce all’inaugurazione come “lectio magistralis” nella Giornata del Legno, in un recupero della cultura del fare, voluta dal Museo Bodini con workshop dedicati, una tavola rotonda e interessanti connessioni con l’arte contemporanea.
La mostra, che continuerà fino al 5 giugno, prende vita dai segni struggenti di una segreta biografia: le sculture si caricano di sguardi interiori che evocano precarietà. Sono sintesi e racconto insieme. Una ricerca esistenziale che suscita, fin dagli esordi, l’attenzione del critico Mario De Micheli, a sottolineare, tra l’altro, le partecipazioni di Pisani nel ’60 a Milano nelle importanti mostre del Gruppo Azimuth, assieme all’amico Piero Manzoni, fino alla grande Antologica alla Galleria d’Arte Moderna di Gallarate con una quarantina di opere, curata nel 2001 da Fabrizia Buzio Negri che ne ha redatto l’importante monografia.
La forte rilevanza dello scultore nel panorama artistico italiano è sottolineata dal capitolo “Il mondo quotidiano di Pisani”, a lui dedicato da Mario De Micheli nel volume “Storia dell’Arte in Italia: la Scultura del Novecento“(Ed. UTET, 1981).
Il percorso espositivo vede opere-simbolo come il grande “Monumento equestre” del1973, indivisibile blocco uomo-animale-oggetto. E “La dote”, 1977, si esalta in una poetica di antiche memorie domestiche. Il procedere evocativo della sua scultura trova conferme negli Anni Novanta, nella installazione “Oltremare”, pavimento non praticabile a intarsi, realizzato con piastrelle in legno frutto di una sapienza esecutiva unica, dove l’inventiva costante trova sempre e comunque il legno protagonista irripetibile di una trasfigurazione artistica, nelle calde venature, nei contrasti improvvisi dei noduli.
Il fascino della carta stampata torna prepotente in un ritrovarsi intellettuale con gli autori della contemporaneità. Biografie e storie – scritte e scolpite – recuperano il senso della “citazione” con spunti inventivi per “Recensioni” reciproche. Come il lungo appassionato confronto con l’arte di Pisani, vergata dal poeta Giovanni Raboni. O come la poesia scritta per lui da Alda Merini.
In giorni recenti, l’affascinante libro d’artista “Didascalie” è stato creato da Pisani come originale invenzione poetico-pittorica dello scultore: un libro che sfugge ad ogni tentativo di catalogazione.
Agostino Pisani La Narrazione Degli Oggetti Quotidiani Mostra antologica di sculture a cura di Fabrizia Buzio Negri Inaugurazione sabato 8 maggio - ore 17 Ore 16.45 Performance “Il vestito del poeta” con Marta Comerio attorno all’opera di Agostino Pisani Museo Civico Floriano Bodini Gemonio (VA) via Marsala, 11 8 maggio - 5 giugno 2022 orari sabato e domenica: 10.30-12.30 e 15-18 Da lunedì a venerdì su appuntamento. Per prenotazioni: info@museobodini.it