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CRAZY, la follia dilaga a Roma

⏰ lettura 3 min.

Alfredo Pirri
Passi Chiostro del Bramante Roma
2022, vetri specchianti, misure ambientali
Courtesy l’artista

“Dall’uomo al vero uomo, la strada passa per l’uomo pazzo” sosteneva Michel Foucault.
Lui che della follia ne ricostruì la funzione storica e culturale, rintracciandone le radici nella società occidentale a partire dai meccanismi di esclusione e criminalizzazione e nei suoi sviluppi storici e letterari.
Squilibrio che isola, penalizza chi ne soffre o che caratterizza, da origine ad una scintilla creativa, il genio, che abbatte qualsiasi schema prestabilito e sovverte ogni ordine.
Quando si può parlare di follia? Quando invece di devianza? O meglio ancora, quali sono le difficoltà in cui incorriamo definendo i limiti di tale parola?

Ian Davenport
Poured Staircase
2022, pittura su MDF, misure ambientali
Courtesy Ian Davenport Studio

Tim Burton afferma che: “La follia di una persona è la realtà di un’altra”, e che quindi, dovremo forse comprendere che le “manifestazioni di pazzia”, come in arte, sono personali, molteplici e non definibili.
Questa teoria trova la sua concretezza al Chiostro del Bramante di Roma, con la mostra CRAZY – La follia nell’arte contemporanea, a cura di Danilo Eccher. Qui le opere si presentano attraverso utilizzi anticonvenzionali di materiali, colori, forme e spazi con 21opere di artisti internazionali e oltre 11 installazioni site specific, collocate negli spazi interni ed esterni del Chiostro, persino nei locali solitamente esclusi dai percorsi.

Carlos Amorales
Black Cloud Fashion
2022, 15,000 falene nere di carta su muri misure ambientali
Courtesy l’artista

Nel percorso espositivo alla follia segue la fobia. Max Streicher ci mette subito alla prova con la sua opera “Endgame (Coulro-Claustrophobia)”, travolgendo le nostre aspettative con grandi teste di clown gonfiabili ammassate in uno spazio angusto che sembrano scrutarci in modo inquietante. L’ansia che provoca questa ambientazione ci riporta alla fragilità che contraddistingue l’essere umano con le sue debolezze e bizzarrie.
Di tutt’altra natura è l’installazione “Fallen Fruit” degli artisti David Allen Burns e Austin Young situata nella Sala delle Sibille le cui pareti sono state completamente ricoperte da carta da parati dal pattern al quanto originale: putti, animali, fiori e frutti sospesi in un coloratissimo vortice. Una trappola d’amore, suggeriscono gli artisti, dalla quale ci sottraiamo per proseguire la visita.

Topoestesia – itinerario programmato
1970, tecnica mista, misure ambientali
Courtesy Archivio Gianni Colombo, Milano

Tra soffitti squarciati e colorate fibre intrecciate che danno a vita a illusioni ottiche (saremo già forse impazziti?), Alfredo Pirri ci fa avanzare sopra la sua opera “Passi” costringendo a rifletterci in specchi frantumati, facendo i conti con la percezione che abbiamo di noi stessi compiendo così un’ autoanalisi attiva sulla nostra coscienza.
Parallelamente l’artista Hrafnhildur Arnardóttir, nota come Shoplifter, indaga quello che è il modo in cui gli altri ci osservano attraverso connotati modificabili e personalizzabili come i capelli. Questi diventano un mezzo di espressione e l’installazione Hypermania, una foresta di variopinti e soffici capelli, manifesta come possano evocare differenti sensazioni e riflessioni.
Ma se al posto della testa i capelli fossero attaccati a enormi macigni? Gli artisti Sun Yuan e Peng Yu con la loro surreale opera intitolata “Teenager Teenager” ci propongono un totale stravolgimento della realtà con statue iperrealistiche di persone sedute su comodi divani in pelle, una situazione di placida quotidianità, tanto umana quanto ordinaria, che viene però stroncata da enormi pietre che sostituiscono il capo dei personaggi. Uno schiaffo alla consuetudine che ispira ad evadere dai pensieri ordinari.

Fallen Fruit/David Allen Burns e Austin Young
2022, Chiostro del Bramante Roma
vinile stampato, tessuto stampato, misure ambientali
Courtesy Fallen Fruit/David Allen Burns e Austin Young


Infine, ma non per importanza, anche Lucio Fontana trova spazio all’interno dell’esposizione con le sue forme luminose dal nome “Ambienti Spaziali” che pongono l’accento sulla percezione dell’individuo, che ancora una volta, come per i suoi celeberrimi “Buchi” e “Tagli” indaga sullo spazio, la luce e il vuoto.
Sono inoltre da segnalare le numerose iniziative proposte da DART, l’istituzione che gestisce con impegno tutte le attività del Chiostro, per quanto riguarda le visite private ed i percorsi didattici.
Questi comprendono attività sia per i più piccoli che per giovani e adulti, da svolgere in presenza o in modalità digitale, in lingua italiana o inglese.
Per i fan del rapper e cantautore romano Carl Brave non è certamente da perdere “Organica”, la composizione appositamente concepita per la mostra che accompagnerà i visitatori durante il percorso espositivo.

INFO
CRAZY
La follia nell’arte contemporanea
19 febbraio 2022 - 8 gennaio 2023
Chiostro del Bramante, Roma

infomostra@chiostrodelbramante.it
www.chiostrodelbramante.it

Da lunedì a venerdì 10.00 - 20.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 - 21.00 

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