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Porte del Pasubio 1916 – 2022, a Palazzo Fogazzaro la nuova mostra

⏰ lettura 2 min.

Sez. 1 – La Milanino di Porte del Pasubio

Porte del Pasubio  1916 – 2022” è il logico completamento del percorso iniziato dalla prima mostra inaugurata 5 anni fa per commemorare il centenario della costruzione della Strada delle 52 gallerie, mulattiera militare che permise la comunicazione e il passaggio dei rifornimenti dalle retrovie italiane durante la prima guerra mondiale.

Quest’anno per celebrare il centenario dell’inaugurazione del Rifugio del Pasubio, il Club Alpino Italiano presenta al Museo Civico Palazzo Fogazzaro di Schio la seconda edizione della mostra, rinnovando l’invito a riflettere su cosa sia avvenuto in passato, rivolgendolo a coloro che amano le montagne e la loro storia, ma anche a tutti quelli che non la conoscono ancora.

Sez.3 – I lavori della strada

La mostra è divisa in quattro sezioni

Nella prima sezione viene mostrata la costruzione della “città di guerra” durante l’inverno del 1916-1917, nata dal bisogno dei soldati di avere una casa, un punto di riferimento oltre che un semplice asilo. Questo è il sentimento che emerge dalle foto inedite raccolte e che la mostra vuole indagare: come un costone disabitato, buio e anonimo, sia finito per diventare un piccolo paese.

La seconda sezione descrive l’origine del Rifugio del Pasubio, inaugurato il 2 luglio del 1922.

Racconta di quando, una volta finita la guerra, la città si svuotò nel giro di qualche giorno e di come, con l’arrivo dell’estate, le persone ripresero a frequentare il Passo con la curiosità e la volontà di vedere e capire i luoghi della guerra, ma soprattutto, di rielaborare collettivamente un lutto.

Sez. 3 – Alla Galleria d’Havet

Nella terza sezione il rifugio si amplia nuovamente e viene ribattezzato “Rifugio Achille Papa”. 

L’ente provinciale del turismo insieme alla Regione elaborarono un piano di rilancio turistico del Passo, mettendo a ristrutturazione le strade, pulendo e ripristinando alcune delle gallerie, costruendo l’ossario e la “Strada degli eroi” sul tracciato del primitivo sentiero di guerra.

L’ultima parte della mostra, dal secondo dopoguerra ad oggi, approfondisce il nuovo fenomeno dell’escursionismo, concetto successivo alla guerra. Qui vediamo il rifugio come si presenta ora: con la recente inaugurazione di una quarta ala che riprende quella originaria, ma riproposta con un design modernizzato.

Sez.4 – Al Rifugio Papa

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