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TURNING PAIN INTO POWER

⏰ lettura 3 min.

Turning Pain Into Power Poster 2

Il titolo della mostra è chiaro: “Trasformare il dolore in forza”, una forma coraggiosa di resilienza.
Questo processo si può inverare anche attraverso l’arte.
E’ quello che dimostra la mostra collettiva degli artisti che espongono alla Kunst Meran Merano Arte fino al 29 Gennaio 2023, a cura di Judith Waldmann

Il dolore fisico ed emotivo, scaturito da diverse forme di intolleranza quali il razzismo, l’omofobia, la violenza di genere e strutturale, può trasformarsi in resistenza attiva.
L’arte assume qui più aspetti: può essere salvifica e curare la persona dalla sua sofferenza ma può anche istruire e sensibilizzare, attraverso i suoi innumerevoli mezzi e l’uso della creatività.
Da medicina ad arma, diventa uno strumento di attivismo, raggiunge le nostre certezze e le rimette in discussione, suscitando una riflessione e cancellando quell’ignoranza da cui prendono vita le diverse forme di discriminazione.

L’intolleranza non risparmia nessuno: donne, donne che agli occhi degli altri non lo sono abbastanza, neri, minoranze etniche, politiche, omosessuali, persone che non si rispecchiano in un preciso orientamento sessuale o che magari non ne hanno uno, e tanti altri ancora.

Regina José Galindo El Canto Se Hizo Grito, 2021

Regina José Galindo El dolor en un pañuelo, 1999
Puppies Puppies (Jade Kuriki Olivo), I LOOK AT TRANS HISTORY AND WE ARE EITHER ARRESTED, ERASED, FORCED TO HIDE, OR CONSIDERED MENTA.


Giuseppe Stampone attraverso una biro ricorda quel glorioso momento in cui durante le premiazioni delle Olimpiadi di città del Messico nel ‘68 l’atleta Tommie Smith, alzò il pugno al cielo, rivendicando l’orgoglio di appartenere alla comunità afroamericana, ancora oggi vittima di prepotenze ed abusi.
Regina Josè Galindo proietta sul proprio corpo nudo diapositive che riportano articoli di giornale sugli innumerevoli casi di violenza contro le donne guatemalteche.

Silvia Giambrone Security blanket n.4, 2022

Una mostra che affronta temi discussi da moltissimo tempo e che non hanno trovato ancora una soluzione.
La violenza persiste e nulla sembra cambiare, mietendo ogni anno troppe vittime.
Siamo vicini alla comunità iraniana e soprattutto alle sue donne, esempio di come la lotta contro i soprusi non si esaurirà mai finché si troverà il coraggio di combattere.

Di seguito il nome di tutti gli artisti che partecipano alla mostra: Cana Bilir-Meier, Monica Bonvicini, Rosalyn D’Mello, Regina José Galindo, Silvia Giambrone, Philipp Gufler, Giulia Iacolutti, Paulo Nazareth, Dan Perjovschi, Adrian Piper, Puppies Puppies (Jade Guanaro Kuriki-Olivo), Sven Sachsalber, Giuseppe Stampone.

Luogo: Kunst Meran Merano Arte | Via Portici 163, 39012 Merano
Orari: martedì-sabato: 10-18. Domenica e festivi: 11-18
Informazioni: info@kunstmeranoarte.org | www.kunstmeranoarte.org

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