Inaugurazione Giovedì 7 Novembre 18:00
Aperta dal 8 al 10 Novembre dalle 15 alle 19
Chiasso Perduto – Via de’ Coverelli 4R – 50125 Firenze
“é in noi il fiume – e il mare tutt’intorno a noi”
T.S. Eliot
Un viaggio senza sosta poiché sull’acqua siamo sempre in movimento, sospesi tra flussi e correnti, seguendo percorsi a volte imprevedibili, trascinati dalla forza del divenire. Maria Xagorari si definisce spesso così, sospesa tra le lingue, le parole che non sempre sono traducibili, fra culture e nazioni, sospesa nell’attraversare il vuoto sotto l’oceano, sommersa in una dimensione atemporale, essenziale, la grande vertigine dell’esistenza: uno spazio immenso e silenzioso, ricco di misteri inesplorati e di interpretazioni.
La barca come simbolo del corpo, che ci porta, ci salva ma contiene anche essa la possibilità del naufragio, appare come atto di fiducia verso l’ignoto, ciò che si credeva ci fosse oltre le colonne di Ercole, nella mitologia della sua terra d’origine, la Grecia. C’è acqua, che sia essa oceano e poi fiume che sommerge lo spazio, che talvolta diventa prova della nostra resilienza, talvolta ci condanna a dei naufragi, ci accolgono tempeste seguite da grandi silenzi e orizzonti inquietanti.
Un progetto site specific fatto di disegni murali come visioni estese verso l’orizzonte ma anche sott’acqua, di barche galleggianti e solitarie, di proiezioni e di versi che sembrano emergere dalle arcate dello spazio e che ci portano la sua voce come in un respiro a suggerire quei luoghi intangibili dove possiamo abitare l’infinità dell’orizzonte.
A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi
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