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I musei custodiscono, studiano ed espongono il patrimonio tangibile e intangibile, riflettendo la nostra umanità. La fotografa Agnieszka Rayss documenta archivi e collezioni per analizzare i criteri di acquisizione e narrazione istituzionale, esplorando il doppio volto del museo: da un lato custode della conoscenza, dall’altro spazio espositivo di oggetti oggi eticamente controversi.
Immaginiamo un futuro in cui l’unica traccia della nostra esistenza sia una ricerca fotografica come la sua. Cosa racconterebbero le immagini di noi? La risposta potrebbe essere critica ma anche profondamente illuminante. La mostra mette in scena questo interrogativo attraverso categorie emblematiche come le collezioni di animali – originariamente concepite a scopo scientifico, ma spesso provenienti da spedizioni utili a nutrire l’ego dei cacciatori – , poi ci sono i manufatti artistici archiviati coperti da teli che hanno lo scopo di proteggerli, ma se fossero un tentativo di occultare qualcosa che è bene rimanga nascosta?
Poi nell’osservare la vastissima quantità di statue e ritratti quali idoli, inevitabilmente si chiederebbero cosa gli umani venerassero ma forse è la serie di teste in vari materiali, a confessare la verità più eloquente. Potrebbero simboleggiare proprio l’istinto che ci ha spinti verso la nostra stessa estinzione? Stiamo, in fin dei conti, cacciando noi stessi?
Agnieszka Rayss è una fotografa e ricercatrice polacca presso la SWPS University, a Varsavia. Una parte del suo progetto si è svolta a Firenze in collaborazione con il Museo di storia naturale, “La Specola”, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il Museo di Antropologia e Etnologia.
A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi
Assistant Curator Sara Cogotti
Phantoms di Agnieszka Rayss
Inaugurazione: Mercoledì 5 di Marzo alle 18:00
Aperta da giovedì a domenica dalle 15 alle 19
Chiasso Perduto - Via de’ Coverelli 4R - 50125 Firenze
http://www.chiassoperduto.com