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Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh La notte nell’Arte, dagli Egizi al Novecento

⏰ lettura 2 min.

Suggestiva mostra che porta i capolavori di questi tre grandi Maestri a Vicenza, presso la Basilica Palladiana. Storia e storia dell’arte, dalla simbologia alla pittura.
Ecco che ancora una volta l’arte viene presentata come sviluppo della comunicazione e trasformazione delle culture mondiali.
La bellezza di poter vedere non solo i capolavori di un artista, ma ben tre culture artistiche insieme, tre Maestri che portano il visitatore ad assorbire e sentire addosso numerose e profonde vibrazioni. Centotredici le opere in mostra, rare, internazionali, interessantissime, che, silenziosamente, sanno raccontare di sè e dei loro autori.

Van Gogh - Strada con cipresso e stella 1890, Kröller-Müller Museum
Van Gogh – Strada con cipresso e stella
1890, Kröller-Müller Museum

Il percorso espositivo è diviso in sei sezioni: la prima, con la presenza di ventidue tra reperti e statue egizie, rinvenute all’interno delle piramidi, intende soffermarsi sul senso della notte eterna e spirituale, ma fortemente collegata alla vita, in quella cultura, con al centro la testa del re bambino, Tutankhamon. La seconda sezione, con molti capolavori di Giorgione e Caravaggio, Tiziano e El Greco, Tintoretto e Poussin, indugia sulla suggestiva atmosfera delle figure collocate in ambienti notturni, soprattutto seguendo la vita di Cristo dal momento della nascita fino alla crocifissione e alla deposizione nel sepolcro. Opere straordinarie soprattutto del Cinquecento e del Seicento saranno il centro di questa parte della mostra. La terza sezione tocca alcuni dei vertici dell’incisione di tutti i tempi, in una sala nella quale, con sedici fogli in totale, si confronteranno Rembrandt e Piranesi, il primo con i suoi celeberrimi soggetti religiosi, a cominciare dalla visione delle “Tre Croci”, il secondo con le altrettanto celebri immagini delle “Carceri”. Nella quarta sezione troviamo una riflessione sul paesaggio, dal momento del tramonto fino a quello in cui nel cielo si levano la luna e le stelle. Ovviamente il secolo rappresentativo è il XIX, poiché, dal periodo romantico fino all’impressionismo, questo è stato il tempo della natura serale e notturna. Sfilano alcuni dipinti indimenticabili di Turner e Friedrich, di Corot e Millet, dei grandi americani da Church a Homer, fino a Monet, Pissarro, Van Gogh, Mondrian, Klee e Hopper. La penultima sezione entrerà nel pieno Novecento, dove in un’ampia sala verranno disposti alcuni dei grandi della seconda parte del secolo, specialmente per quanto riguarda il versante astratto americano, da Morris Louis a Noland a Rothko. Ma anche pittori che si sono tenuti a cavallo tra figurazione e astrazione, come De Staël, fino a un altro grande americano come Andrew Wyeth, oppure lo spagnolo Antonio López García, per entrare nelle profondità della notte intesa come fatto soprattutto psicologico. La sesta ed ultima sezione è un “riassunto” di tutti i temi affrontati precedentemente, “la mostra in una stanza”, le opere indimenticabili si succedono, da Luca Giordano a Bacon, da Gauguin a Cézanne, da Van Gogh a Caravaggio. Per una chiusura che lascerà con il fiato sospeso.

Claudio Raccagni

Caravaggio - Marta e Maria Maddalena olio e tempera su tela,  anno 1598, 100x134,5 cm.  Detroit, Detroit Institute of Arts
Caravaggio – Marta e Maria Maddalena
olio e tempera su tela, anno 1598, 100×134,5 cm.
Detroit, Detroit Institute of Arts

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