A Genova l’Espressionismo tedesco tra il 1905 ed il 1913
Un’esperienza di breve ma di intensissima durata (appena otto anni) è stata quella del gruppo Die Brücke (Il Ponte), movimento nato a Dresda nel 1905 che, insieme al Blaue Reiter di Monaco, ha gettato le basi della pittura di inizio Novecento in ambito tedesco ed europeo.
Siamo in Germania, durante la severa monarchia di Guglielmo II, all’interno di un apparato sociale burocratico in cui l’arte ufficiale passa sotto la frusta del kaiser, che ne detta regole e confini. E, come sempre accade quando il potere è fortemente accentratore, la ribellione ad esso è altrettanto fortemente dirompente ed inevitabile. Una decisa opposizione alla classe dominante e alla corruzione morale della nuova società urbana fa da spinta propulsiva a questo gruppo di giovani artisti eredi dello Sturm und Drang ottocentesco. Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rotluff, Fritz Bleyl: sono loro i fondatori de Il Ponte, nome scelto per suggerire un’ideale collegamento tra la pittura tedesca del Cinquecento e la nuova Avanguardia, definita poi Espressionista. A Genova questa folgorante esperienza artistica viene raccontata nella mostra “Da Kirchner a Nolde – Espressionismo tedesco 1905-1913”, allestita a Palazzo Ducale e curata da Magdalena Moeller e Stefano Zuffi, in collaborazione con il Brücke Museum di Berlino.
“Accogliamo tutti coloro che, direttamente e sinceramente, danno immagine al proprio impulso creativo” recita così un passaggio della xilografia-manifesto realizzata da Kirchner e diffusa il 7 giugno 1905, data ufficiale di fondazione del movimento che, da Dresda, si sposterà poi a Berlino, dove nel 1913, per ormai divergenti vedute, verrà formalmente sciolto.
I quattro capostipiti hanno tra i 22 e i 25 anni, sono tutti studenti di architettura, accomunati dalla volontà di rinnovare il linguaggio artistico sulla scia dell’esperienza impressionista francese, e di staccarsi definitivamente dalle imposizioni dell’arte di propaganda imperiale. Si riuniscono in una vecchia macelleria convertita ad atelier, dipingono insieme, conducono una vita prevalentemente notturna, dissoluta, al limite dell’autodistruzione. A loro si aggiungeranno in seguito Otto Müller, Emil Nolde e Max Pechstein, l’unico ad aver compiuto studi accademici di pittura.
I loro temperamenti sono antitetici, così come i percorsi che proseguiranno autonomamente dopo il 1913, ma resteranno uniti nel destino che li vedrà tornare frantumati dalla Grande Guerra, impazzire, suicidarsi, subire l’onta della condanna hitleriana di “artisti degenerati”.
Se l’Impressionismo ha cercato nell’analisi del momento (l’impressione, appunto) di restituire il dato reale studiandolo en plein air, l’Espressionismo si rivolge invece al dato interiore, all’emozione.
Il tratto marcato, incisivo, netto, i colori forti e puri (come quelli di Van Gogh, Munch e dei Fauves) restituiscono ciò che è introverso nell’animo dell’artista che li usa, spesso in maniera provocatoria e violenta: caratteristica, questa, peculiare dell’Espressionismo tedesco.
Tra dipinti, stampe e disegni, sono 150 le opere in mostra, distribuite in un percorso tematico, tutte provenienti dal museo berlinese Brücke, fino al 12 luglio a Genova, grazie alla Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale e a MondoMostre-Skira. La metropoli, la vita di strada, il circo, il senso di alienazione e solitudine sono i grandi temi che gli artisti del Brücke hanno via via affrontato, nel tentativo forse di salvarsi dalle deviazioni e dalle trappole della nuova società, inseguendo un sogno primitivo di ritorno alla natura. I nudi spigolosi di Kirchner, i rossi e i gialli accesi di Rotluff, i paesaggi solitari di Nolde ne sono affascinanti e feroci visioni. Friedrich Bleyl sarà invece il grafic designer del gruppo, colui che realizzerà i manifesti, le locandine, gli inviti delle oltre 70 mostre organizzate.
La Grande Guerra metterà definitivamente la parola fine al movimento, che resta un punto di riferimento per la cultura europea e mondiale, la cui eredità di figure sghembe e ombre lunghe si ritrova in tutta la bellezza del cinema espressionista di Murnau, Lang, Weine e Wegener.
Federica Senigagliesi
English
German Expressionism developed mainly from the “Die Brücke” (“The Bridge”) movement, founded by Fritz Bleyl, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, and Ernst Ludwig Kirchner. Their aim was precisely to build a bridge between neo-romantic painting and a new style.
Seeking effective expression that could stimulate, move, and involve the viewer, “Die Brücke” artists emphasized emotion and sensuality. Expressing above all existential distress, anguish, and criticism of social hypocrisy, it is no accident that the movement came into being at the same time as that of the Fauves in France. With their idea of an interior scream bringing the pain of artists to the surface, Munch and Ensor were a source of inspiration.
“Die Brücke” painting is distinguished by the alteration of space and perspective, as well as the definition of sharp outlines often highlighted by strokes of black and the use of bright and contrasting colors. An incisive mark – used, for example, by Kirchner in his Reclining Nude Before a Mirror, from 1909 – and acidic, accentuated colors are a clear example.
It was Kirchner who wrote the movement’s manifesto, which declared that “whoever directly and honestly reproduces the force that drives him to create is one of us”, while Bleyl painted the poster for the group’s first exhibition, which was later censured by the police.
The exhibition consists of paintings, prints, and drawings amounting to more than 150 works , all of them from the Brücke-Museum Berlin, which document the artistic revolution born in the ferment that led Europe to the First World War.
Curated by Magdalena Moeller, director of the Brücke-Museum Berlin, the exhibition is organized by Palazzo Ducale, in cooperation with the Brücke-Museum Berlin and MondoMostre Skira, and sponsored by the Municipality of Genoa and the Ministry of Cultural Property and Actvities through the Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, in cooperation with the Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale and the Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.
DA KIRCHNER A NOLDE Espressionismo tedesco 1905-1913
5 marzo 2015 – 12 luglio 2015
Palazzo Ducale, Genova
INFO
T. +39 010 9280010
T. +39 010 8171604 riservato alle scuole
www.espressionismogenova.it
Dal martedì alla domenica 9.00-19.00
Lunedì 14.00-19.00
Giovedì 9.00-22.30