Il genio creativo al servizio della libertà vola a Firenze
Secoli diversi, Stati diversi, società diverse, eppure questi due personaggi, l’uno italiano, l’altro cinese, hanno qualcosa di molto più intrinseco che li accomuna: l’arte, che, quando viene utilizzata per difendere il genere umano, dona lo stesso potere della Creazione, raggiungendo anche le orecchie di chi non vuol sentire, con un’invettiva o una lode densa di bellezza divina, mai stanca di mostrarsi nella sua forza comunicativa. L’impegno politico, l’attivismo che lo rende artista dissidente, il suo coraggio che mai si arrende, la sua invettiva contro i soprusi del governo cinese, la difesa per i diritti fondamentali della persona, la richiesta a gran voce, anche sotto tortura, della libertà come diritto inscindibile dall’essere persona, il ritorno alla vita come centro della società e non come sussidio utilitaristico per il benessere economico di pochi, il suo ballo ironico e provocatorio con le manette ai polsi e quel dito medio alzato, simbolo inequivocabile di una lotta che non può essere persa quando si ha l’arte come alleata: questo è Ai Wewei, artista poliedrico che non appena gli è stato rilasciato il passaporto, dal governo cinese che lo imprigiona, perché voce scomoda, vola di nuovo nel mondo con la sua arte a servizio della libertà, scegliendo la bella Florentia di Dante.
La città madre del Rinascimento e dell’Umanesimo, in cui politica e arte erano un tutt’uno a servizio dell’umanità, si mischia con la sua essenza di uomo, artista, messaggero di una nuova società in cui l’uomo è il centro, in cui la libertà è sacra ed intoccabile. Firenze lo accoglie e si fa toccare dal suo genio creativo in una mostra intitolata Ai Weiwei. Libero. Dal 23 settembre scorso fino al 22 gennaio, Palazzo Strozzi e il Mercato Centrale saranno, non il luogo, ma il nuovo capolavoro dell’artista: la facciata, il cortile, il piano nobile, la Strozzina, diventano la tabula su cui Ai Wewei rilascia liberamente il suo straordinario genio creativo: attraverso installazioni monumentali, sculture, oggetti, foto e video dal forte impatto emotivo, l’artista crea un unico corpus che racconta la sua anima e la sua carriera artistica. Ventidue enormi gommoni di salvataggio sono ancorati alle finestre del Palazzo, per ricordare ogni profugo che raggiunge l’Europa per mare; al centro del cortile si impone “Refraction”, un’enorme ala metallica di cinque tonnellate, simbolo della libertà oppressa e negata. Le sale interne del palazzo, raccontano la biografia dell’artista: dalle opere giovanili ispirate a Warhol e a Duchamp, a quelle più recenti, da cui traspare il suo impegno dato dalla convinzione che arte e politica sono un binomio inscindibile, come nei ritratti di dissidenti politici in Lego e le opere per la Cina. Icona della lotta per la libertà d’espressione, Ai Wewei invade anche il Mercato Centrale, reinterpretando Firenze, opera d’arte plurisecolare in chiave moderna: la bellezza antica delle voci rinascimentali e umaniste, si mischia con quelle dell’arte di Ai Wewei, in unico coro angelico che getta lo sguardo di chi le opprime, a subire il contrappasso, nel più buio anfratto dello inferno di Dante.
Ai Weiwei. Libero
23 September 2016 to 22 January 2017
This autumn Palazzo Strozzi in Florence will present Italy’s first major retrospective dedicated to one of the world’s most celebrated and influential contemporary artists: Ai Weiwei. Libero. A dissident artist with a leading voice, Ai Weiwei is known world-wide as much for his challenging contemporary art practice as for his political activism. Ai Weiwei will be the first artist to exhibit across the entirety of the Palazzo Strozzi spaces, presenting a series of new and major works from the façade of the building and the courtyard to the piano nobileand the Strozzina gallery. Mirroring the artist’s relationship between tradition and modernity, key works will be hung in response to the architecture of the Palazzo Strozzi, a 15th century palace built as a political statement, and is considered to embody the history of the city of Florence.
This major exhibition will include key monumental installations, sculptures and objects, as well as videos and photography series produced throughout his career. These range from his years living in New York 1980s and ’90s when he discovered his ‘masters’ Andy Warhol and Marcel Duchamp, to the large iconic assemblages works from the early 2000s consisting of objects such as bicycles and stools, to his recent controversial and engaged works such as portraits of political dissidents built with LEGO bricks, and his projects on migration in the Mediterranean region. Over the past twenty years, Ai Weiwei has become a leading voice on the international art scene and China’s most famous living artist. Known for his political activism and meticulous artistic research, Ai Weiwei has also become a symbol of resistance against censorship. The show will offer the opportunity to explore Ai Weiwei’s creative genius but also to understand his personal narrative, offering critical insight to Ai Weiwei’s ambiguous relations with his native China. Ai Weiwei denounces the inconsistencies and gaps between the individual and the community in today’s world and has a profound sense of belonging, as illustrated by his use of traditional materials and techniques. Equally, a strong sense of rebellion informs his interpretations of traditional Chinese images and metaphors.
INFO AI WEIWEI. LIBERO 23 settembre 2016 - 22 gennaio 2017 Palazzo Strozzi, Firenze T. +39.055 2645155 Tutti i giorni 10.00-20.00 giovedì 10.00-23.00