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al livello del mare
azione artistica di Barbara Lalle

⏰ lettura 3 min.

All’interno del Festival Witches Are Back 2025 al Forte Prenestino, nel Piazzale d’Armi del Forte andrà in scena, venerdì 14 febbraio alle ore 20.00, l’azione artistica al livello del mare di Barbara Lalle, a cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca, con la collaborazione di Riccardo Morucci. 

«Nell’azione artistica performativa ‘al livello del mare’, tre scale, simboli assiali del movimento ascendente e discendente, si ergono identificandosi quali immagini di transizione. Nella loro simbologia, dal mondo antico ai giorni nostri, costituiscono dei ponti verticali che permettono l’elevazione, lungo tutti i pioli disposti consecutivamente, verso un sistema gerarchico, che può essere inteso in senso più propriamente spirituale, come moto tra diversi livelli di coscienza, o in campo più spiccatamente antropologico: l’ambire ad obiettivi sempre più elevati, una sorta di “scalata sociale”, in perfetta coerenza ed aderenza alla “società della performance” che detiene l’esclusivo imperativo della produttività e del successo. In tale duplice interpretazione, l’azione di Barbara Lalle è gesto di riscoperta e vivido riconoscimento di una pluralità di esistenze, nel tentativo di destrutturare un percorso obbligato che non lascia spazio alle diverse ed impreviste ispirazioni. Nell’atto di liberazione e purificazione, che l’artista innesca mediante la visione del fuoco, il meccanismo assiale si azzera e viene sostituito da un nuovo, rinnovato ambito: un livello orizzontale, un livello del mare – 0,00 zero virgola zero zero – che conduce non ad un appiattimento di coscienze e desideri ma ad una condizione di ‘bellezza’ e ‘libertà’, in cui essere ed esserci, non uno sopra l’altro, ma uno accanto all’altro. Nel voler raggiungere il livello del mare, la figura dell’artista funge da attuatore di una narrazione non verbale che si svolge oltre i confini del proprio corpo, estendendosi ad ogni elemento umano e non umano, stanziante o transitante, e trasformandosi in potenzialità personale e collettiva di “essere-nel-mondo”.» (dal testo critico di Roberta Melasecca)

«Una figura immobile è presente a un incendio che ha pensato e a cui assiste, per sua volontà, da deuteragonista poiché lascia che ad essere protagonista sia quel fuoco che, bruciando le scale, riporta l’esistenza al livello del mare. Ma riportare l’esistere a quel livello non è negarne le infinite variazioni, non è negare che infinite increspature e modifiche e altezze diverse e fluttuazioni raccontino di noi. Forse nel mentre che il fuoco divora non più il simbolo del possibile rapporto con la divinità, è a quel mare e al suo livello che dobbiamo pensare e al fatto che il mare ce lo siamo inventato tardi per riempirlo di simboli. L’Eden non ha il mare e non ha rive, perché quella infinita distesa d’acqua è il “Grande Abisso” che si riprenderà la terra quando la soglia del peccato sarà solo caos e dannazione. È però anche il Mediterraneo, oggi lago luttuoso da cui troppo spesso volgiamo via lo sguardo, che insegna agli esseri umani a stare al livello del mare, insegna il viaggio e il suo timore, insegna il lavoro, la sopravvivenza. Insegna rispetto per le sue maree, per le sue onde, per il suo scintillare e incupirsi. Insegna la vita insomma, ma insegna quella che abbiamo dimenticato, creature prese come siamo ad affannarci intorno alla scala, perché è quello ciò che si chiede ai dannati e ubbidienti che tenterebbero di salire su quelle scale a rischio della vita, anzi nella tragica consapevolezza che salire potrebbe voler dire morire. La scala sociale, la scala della prestazione, la scala del tentativo di sopravvivere, la scala della performance, ma non come atto estetico, ma atto di certificazione di esistenza va data alle fiamme e la sua cenere diventi arenile. In questo Paese dove Barbara Lalle brucia scale, le scale sociali sono fatte da un tempo lungo cinque generazioni per salire un solo gradino, si rimane attaccate agli sticky grounds come fosse pece, quella pece che è anche un innesco e che le scale le brucia. Non sono gli angeli di Giacobbe che salgono e scendono, operosi affinché gli esseri umani salgano e la divinità scenda sulla terra, ma esseri che non trovano il tempo di voltarsi a guardare l’orizzonte al livello del mare. Ci si volti quindi a guardare il livello del mare illuminato dai bagliori dell’incendio per capire che il tempo deve essere un altro, quello che propone l’arte, che è un tempo simbolico ma capace di far cadere quel simbolico in una realtà non fatta di menzogne verticali.» (dal testo critico di Michela Becchis)

INFO

Witches Are Back 2025
al livello del mare
azione artistica di Barbara Lalle
A cura di Michela Becchis e Roberta Melasecca
Con la collaborazione di Riccardo Morucci
Promosso da Associazione culturale blowart

14 febbraio 2025 ore 20.00
Piazzale d’Armi del CSOA Forte Prenestino
Via F. Delpino - Roma 


Witches Are Back
witchesareback.com 
forteprenestino.net

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