Gli ultimi mesi sono stati densi di appuntamenti artistici di ogni tipo: dalle importanti mostre culturali, con le quali rispolverare un po’ di Storia, alle più “semplici” Fiere d’arte, nelle quali ci si concentra più su questioni economiche, politiche e commerciali. E poi tanti eventi di amici artisti ai quali non si dovrebbe mai mancare, ma che non sempre sono riuscito ad onorare. Marzo si è concluso con Art Basel Hong Kong, che ci ha accolto in un mondo che definirei “pazzesco”: organizzazione e regole ferree, accompagnate da una sorta di follia creativa fuori dal comune.
Ad aprile sarà la volta del miart (riuscirà a stupirci dopo Hong Kong?) e dello stuolo di VIP che sempre la popola, e poi Art MonteCarlo al Grimaldi Forum (anche quest’anno la farà da padrone in bianco?).
Maggio 2019 è l’anno della Biennale, tutta la società dell’arte si concentra a Venezia, noi avremo la fortuna di visitare gli spazi dell’Arsenale e dei Giardini in anteprima, alla ricerca delle novità e dei concetti innovativi per poter intuire i progetti che poi saranno premiati dalla Giuria, presieduta da Paolo Baratta, nel giorno appunto dell’inaugurazione.
Potremo scoprire finalmente l’allestimento del Padiglione Italia, che il nuovo curatore, Milovan Farronato, già direttore e curatore del Fiorucci Art Trust, commenta così: “Sarà sorprendente e memorabile nel far riflettere sulla condizione dell’esperienza culturale contemporanea, viviamo in un momento che celebra fortemente la velocità e il perfezionismo, e dove è rimasto poco spazio per l’intuizione”. Il suo progetto cercherà di rilanciare virtù che nascono dalla lentezza, dal disordine e dal fallimento. La sfida si preannuncia interessante.
Giugno ci vedrà nuovamente impegnati con Art Basel, questa volta nella sede principale di Basilea, per la Fiera d’Arte più importante del mondo, ma questo è tema della prossima uscita di BIANCOSCURO.
Buona lettura
Vincenzo Chetta
Direttore
BIANCOSCURO Art Magazine