Scegliere l’argomento di cui parlare nell’editoriale, è sempre molto difficile, non per difetto, ma per eccesso di situazioni, ragionamenti e fatti “interessanti”. La nostra rivista non è letta solo da pittori, scultori, fotografi e grafici, ma da tante persone diverse, con in comune la passione per l’Arte. Qualcuno mi ha suggerito di scrivere di Arte e non di artisti, perché parlare sempre dei brutti comportamenti che si trovano in questo “mondo” potrebbe anche farli allontanare. Io invece credo che debbano conoscere anche qualche retroscena, sia lecito che sappiano che nel mondo ci sono milioni di artisti, ma pochi Artisti. E penso sia nostro compito aiutare l’appassionato ed il collezionista nella scoperta dei veri talenti, quelli con qualcosa da dire. Recentemente ho dovuto avere a che fare personalmente con la forte morale di qualche artista che, iscrivendo un’opera al contest, affermava ridendo, sicuro di sè, che avrebbe vinto di sicuro, al grido di: “Ci conosciamo, dunque posso anche investirli questi pochi euro per partecipare, tanto mi fai vincere…”. Qui è l’essere umano ad aver perso in partenza, prima dell’artista, inutile raccontare della loro reazione non vedendosi fra i vincitori… Ma forse tanto inutile non è, avreste dovuto assistere anche voi al cambio repentino di spirito e di fisionomia, oltre che di mestiere: improvvisamente erano diventati critici d’Arte pluripremiati. A ognuno il proprio mestiere, ed ad ognuno il proprio hobby. Tutti abbiamo passioni e hobby che non sono il nostro lavoro, spesso perchè cosa “ci piace fare” in realtà non è propriamente nelle nostre corde, ci fa stare bene, ma il risultato è da “hobbista”: per quanto adori il giardinaggio, per quanto sia orgoglioso delle mie piante, non vestirò mai i panni del giardiniere professionista, sapete perché? Perché non lo sono. Questo pensiero è molto semplice, eppure molte sono le persone che ogni giorno ci sottopongono la loro collaborazione per redarre testi critici e articoli, e quasi tutti si presentano come Artisti, dunque grandi esperti che non bisogna farsi assolutamente scappare! Che l’artista faccia l’Artista, e non si inventi giornalista per calcare le scene: a ognuno il proprio mestiere.
Vincenzo Chetta
Direttore
BIANCOSCURO Art Magazine