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«Uno schizofrenico non dimentica. Uno schizofrenico accumula»
Nasce sulla base di un’aforisma, da lui stesso coniato, il progetto espositivo concepito per la prima mostra antologica di Mustafa Sabbagh: una tappa importante per rendere omaggio al percorso di un artista – schizofrenico come ogni visionario che si rispetti – e per fare il punto su una carriera nata nella fotografia e maturata nella schizoide molteplicità dei linguaggi dell’arte contemporanea più ricca di senso, e di sensi. La collettiva di un unico artista, mai uguale a se stesso pur nella sua riconoscibilissima cifra, accumulatore seriale di urgenze sociali filtrate attraverso l’oscurità di un inconscio, la raffinatezza di una mente e la sapienza di un gesto, restituite sotto forma di arte – perché la rivoluzione, nelle stesse parole di Sabbagh, va condotta in smoking.Leggi tutto »L’undicesimo comandamento di Mustafa Sabbagh