È complicato identificare le barocche simbologie ideate da Gianni Cella. Egli è un giocherellone che si diverte a creare complicate impalcature dadaiste. Cella è un maestro della retorica, insiste con perizia sulla forza dell’immagine, producendo artefatti belli che rappresentano il brutto, così dice di lui Carlo Pesce in occasione di una sua personale a Casale Monferrato 2009.
“I buoni e i cattivi” una mostra tematica, curata da Adolfo ed Eugenio Carozzi, fino al 16 giugno presso Globart Gallery. Le mostre tematiche stimolano parecchio la creatività di Cella, ricordiamo in passato le mostre “Una Vita lemme lemme”, presso la Galleria Monopoli di Milano e “Spirito del lago”, presso la Galleria Melesi di Lecco, rispettivamente nel 2013 e nel 2016. “I buoni e i cattivi” avrà il suo vernissage sabato 27 maggio alla Globart Gallery di Acqui Terme”. Tra i prossimi progetti a tema di Gianni Cella “Il piacere dell’enigmistica” per ora è tutto top secret, dice l’artista, più avanti sveleremo ulteriori dettagli.
Gianni Cella (Pavia, 4 marzo 1953) si diploma in pittura all’accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1983. “Iconoclasta, cattivo, spesso spiacevole”, così Maurizio Sciaccaluga definisce Gianni Cella. Già noto per il suo lavoro all’interno del gruppo Plumcake (dal quale si separa nel febbraio 2000), Cella ha alle spalle una lunga e ricchissima ricerca che porta avanti attraverso il linguaggio della scultura. Le sue opere, a metà fra il tragico e il grottesco, mettono in evidenza l’aspetto più irriverente e crudo della realtà, lo stesso che l’industria del divertimento e del consumo di massa si affannano a oscurare. “Queste sculture – continua Sciaccaluga – sono storie visive dalla doppia interpretazione. Cella guarda una società allo sfascio, ormai decrepita, e la ritrae come se facesse una fotografia. La falsità patinata, il degrado spirituale, la pochezza imperante, l’inutilità dei temi esistono nella realtà e l’artista non ha paura di raccontarli”. Ma stranamente le opere di Cella sono anche “esperienze giocose”, fatte di colori e forme accattivanti, un modo per unire ironia, riflessione e bellezza.
Cella Ha iniziato ad esporre nel 1983 presso la Galleria Diagramma di Milano di Luciano Inga Pin, a cui sono seguite numerose altre personali e collettive (sino al 2000 con il gruppo dei Plumcake).
Tra le mostre più importanti segnaliamo:
– Galleria Centro Steccata (Parma), Galleria GlobArt (Acqui Terme), Galleria Lara e Rino Costa (Valenza – AL), Galleria Monopoli (Milano) Galleria Melesi (Lecco), Galleria Arrivada (Chur), Galleria Kaess-Weiss (Stoccarda), Galerie Severhie Teucher (Zurigo).
– Castello Visconteo (Pavia), Palazzo di Re Enzo (Bologna), Fioriere di Palazzo Tè (Mantova), Palazzo Comunale (Arezzo), Palazzo Ducale (Mantova), Collegio Universitario Lorenzo Valla (Pavia), Palazzo Guasco (Alessandria), Spazio Oberdan (Milano), Castello di Volpaia (Radda in Chianti), Pac Milano, Besanaottanta – Rotonda della Besana (Milano), Palazzo delle Esposizioni “Swatch Emotion, design Italiano (Roma), Istituto Italiano di Cultura “Nuevo Futurismo” (Palma de Mallorca),The Chicago Athenaeum “Art to Swacht” (Chicago), Grand Palais, Seut (Parigi).
– Arte Fiera Bologna, Art Basel, La Biennale di Venezia – 44ª Esposizione Internazionale d’Arte.
-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Rovereto), Museo Piaggio (Pontedera), Museo di Storia Naturale (Trieste), Museo d’Arte Contemporanea, (Repubblica di San Marino), Musei Civíci (Reggio Emilia), Museo Parisi Valle (Maccagno – VA), Museo Civico “Bodini” (Gemonio – VA).
dal 27 maggio 2017 al 16 giugno 2017
Vernissage sabato 27 maggio