Usare il ritratto come elemento di esplorazione, disgregare la forma di sé stessi e la struttura per esplorare nuove dimensioni del sé, irrompere nelle definizioni della forma per integrarla al suo contesto, per mostrarne anche tutta la sua fragilità e le possibili controversie di identità; questi sono alcuni dei precetti che Pilar Vega, artista argentina, propone nello spazio, attraverso la sua pittura virtuosa che costruisce sempre contemporaneamente ad azioni performative.
La spirale appare come simbolo della continuità, si propone come contrapposizione alle frammentazioni dei suoi grandi ritratti, una conversazione fra ciò che continua e ciò che deve essere riconfigurato, entrambe le riflessioni hanno in comune il costante movimento che porta ad una possibile evoluzione.
La spirale è uno degli elementi più comuni in natura, a dimostrazione della continuità ciclica, simbolo del fluire e del trasformarsi della realtà. All’interno dell’installazione costruita come azione ogni giorno della residenza, siamo invitati a calpestare le spirali e a interagire con esse per permettere di percorrere una nostra espansione individuale e incontrare personaggi frammentati, controversi nelle loro espressioni, di specchiarci nei loro volti talvolta strappati e ridisegnati su molteplici superficie, di lasciarci avvolgere dalle loro dimensioni che accolgono tutto il nostro corpo, di sentire la loro appartenenza al tutto e anche la loro dissonanza, di percepire la ricerca di interezza intrinseca dell’essere umano che forse è un divenire improbabile.
Chiasso Perduto Via de’ Coverelli 4R 50125 Firenze Inaugurazione: Giovedì 18 Aprile alle 18:00 (ingresso libero) Aperta dal 19 al 21 di Aprile dalle 15 alle 19 A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi https://www.chiassoperduto.com https://www.instagram.com/chiassoperduto