Questo progetto si basa sulla vita e lavoro delle donne che hanno lasciato un segno nella storia nonostante le innumerevoli barriere, donne irriverenti appunto, che per le loro azioni sono riuscite a conquistare degli spazi fondamentali. I simboli che diventano metafore del progetto sono la libellula, le forbici e infine il corsetto che diviene lo strumento di discussione e dialogo, quest’ultimo con le sue molteplici e contraddittorie connotazioni nella storia, è il territorio che Roxana crea per cucire insieme il passato e per guardare se stessa e il suo lignaggio attraverso le donne della sua famiglia che dalla Spagna arrivano a Cuba, la sua terra natale. Il corsetto è l’indumento per eccellenza che trasforma l’aspetto, metafora di una restrizione imposta o autoimposta passivamente, un simbolo di emancipazione contro la lente della misoginia derivante dal machismo, dalla moralità o dalle posture estremiste, esso si trasforma in formati simili, rivisitati, può essere anche un indumento mentale, invisibile, si può leggere nella trasfigurazione del corpo negli interventi estetici; vecchi e nuovi corsetti fisici o mentali sono stati scelti a causa di un condizionamento sociale o per la libertà che la conoscenza permette? L’installazione che unisce le voci di tante donne, ci invita a riflettere sulla nostra irriverenza, diventando una sorta di appello a ripensare le implicazioni dell’essere donna in un momento storico di estrema polarità.
Così come la libellula, – uno dei simboli centrali – vive la maggior parte della vita in trasformazione, anche la nostra trasformazione è un percorso senza fine che va condiviso, messo in discussione e onorato.
Progetto a cura di Marta Rosa Cardoso & Sandra Miranda Pattin – Mostra a cura di Francesca Morozzi & Sandra Miranda Pattin
Chiasso Perduto
Via de’ Coverelli 4R
50125 Firenze
Aperta dal 31 Agosto al 3 di Settembre 2023
Inaugurazione: 31 Agosto 2023 alle 18:00
Dal 1 al 3 dalle 15 alle 19
https://www.chiassoperduto.com/
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