Milano, Corso Como 10, Galleria Carla Sozzani: questo è l’indirizzo della superlativa mostra Altered Images, con le opere del celebre fotografo Christopher Makos.
In questo ex edificio industriale tipico dell’architettura milanese, la Galleria dal 1990 si dedica alla fotografia, all’arte, al design e all’architettura. L’esposizione in corso è a cura di Gianni Mercurio, in collaborazione con Madeinart, presentata da Ports 1961, ed arriva dopo oltre 200 mostre di fotografi di fama internazionale.
É in questo contesto artisticamente chic che possiamo ammirare sino al 3 agosto le opere fotografiche del genio di Makos, in una mostra itinerante che toccherà altre 7 città mondiali.
Trasferitosi a New York dopo un lungo soggiorno in Italia, Christopher Makos inizia a documentare i grandi cambiamenti dell’epoca, affascinato dalla cultura punk. Tanti i ritratti che hanno fatto la storia della fotografia: David Bowie, Patti Smith, Alice Cooper, solo per citarne alcuni. L’indim enticabile e indimenticato Andy Warhol rimase così colpito dalla pubblicazione del primo libro di Makos, “White trash”, nel 1977, che ne acquistò 1000 copie e gli affidò la direzione artistica del suo “Exposure”.
É proprio con Warhol che inizierà un’amicizia sincera e artisticamente proficua, catturerà le stravaganze ed i retroscena della vita del padre della Pop Art americana, e potrà così impressionare sulla pellicola super star della musica come Mick Jagger e John Lennon, ma anche artisti come i giovani Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. i più importanti esponenti del graffitismo americano.
Il mondo di Makos non si chiudeva tutto nello studio di Warhol, ha collaborato infatti anche con numerose importanti riviste, come Interview, Rolling Stone, New York Magazine, Genre and People. I suoi lavori sono stati esposti in location prestigiose come la Tate Modern di Londra, il Whitney Museum of American Art di New York ed il Museo Reina Sofia di Madrid.
Nel percorso espositivo possiamo ammirare ben 62 fotografie che ripercorrono la scena artistica newyorkese degli anni ’70 e ’80. Tra queste sono ben visibili 8 opere di grandi dimensioni della serie “Altered Images”, realizzate nel 1981, in cui Andy Warhol interpreta la mutevole identità dell’essere umano, un omaggio agli scatti firmati Man Ray di Marcel Duchamp nei panni del suo alter ego femminile Rrose Selavy.
In questi scatti Warhol è truccato e indossa delle parrucche, ma gli abiti rimangono i suoi, perché non è un travestimento, ma una ricerca sul tema dell’identità. Queste immagini sono semplici, su sfondo neutro, solo lo sguardo di Andy Warhol che ti guarda negli occhi e ti colpisce. Solo un grande fotografo ha saputo immortalarlo: Christopher Makos.
INFO
http://www.galleriacarlasozzani.org