Fondata nel 1970 da alcuni galleristi di Basilea, Art Basel organizza le più importanti fiere d’arte al mondo, con la particolarità di essere presente in più città.
Questa caratteristica si riflette nelle gallerie partecipanti, nelle opere presentate e nel contenuto della programmazione, prodotta per ogni edizione in collaborazione con le istituzioni locali. Quest’anno ci sorprende approdando a Parigi e presentando la prima edizione di “Paris+ par Art Basel”, un ambizioso progetto che comprende 156 gallerie provenienti da 30 paesi, inclusi 61 espositori con sede in Francia.
La fiera, che comprenderà numerosi luoghi nodali del capoluogo francese, vuole stringere un forte legame con la città che la ospita, senza però tralasciare l’aspetto globale, prospettiva che ha sempre caratterizzato i suoi eventi.
Dopo Basilea, Miami e Hong Kong, il nuovo appuntamento sarà al Grand Palais Éphémère dal 20 al 23 ottobre 2022 (con preview il 19).
Questa edizione presenterà opere d’arte multiformi dalla pittura, alla scultura, alla fotografia e ad altre forme digitali, comprendendo opere dal ventesimo secolo all’arte contemporanea rappresentata da artisti emergenti meticolosamente selezionati, offrendo una variegata vetrina globale.
“Le gallerie scelte per il nostro debutto a Parigi incarnano la lunga tradizione di Art Basel di giustapporre opere storiche di alta qualità a materiale di avanguardia”, afferma Marc Spiegler, Global Director di Art Basel, per poi aggiungere: “Sono altrettanto importanti per noi, e qui presenti in gran numero, quelle gallerie che rendono la Parigi di oggi così dinamica in molti settori di mercato, dando a questa mostra una personalità singolarmente parigina”.
La fiera sarà divisa in quatto sezioni
La principale, ’Galeries’, raccoglierà 140 delle principali gallerie del mondo e comprenderà dipinti, sculture, video, installazioni ed opere digitali. Clément Delépine, Direttore di Paris+ par Art Basel, afferma infatti di essere interessato ad un approccio interdisciplinare dell’arte e che non si possa più considerare l’arte visiva, la moda e la musica isolate l’una dall’altra.
‘Sites’ è dedicata ai progetti artistici che si svolgeranno nei luoghi chiave di Parigi, ambienti emblematici della città tra cui Jardin des Tuileries, il giardino più antico di Parigi, dove ad accompagnare le già presenti statue allegoriche troveremo altre 25 sculture ed installazioni esposte per l’occasione.
Una ventina in totale le produzioni site specific collocate nella metropoli, che potremo ammirare tra Place Vendôme, la Chapelle des Petits-Augustins, il museo Eugène Delacroix e in molti altri luoghi.
‘Galeries Émergentes’ si rivolge alle gallerie emergenti internazionali che presenteranno 16 esibizioni. Con il supporto del gruppo Galeries Lafayette, un artista ed una galleria di questa categoria verranno premiati da una una giuria appositamente nominata.
‘Conversations’, situata nella suggestiva Bal de la Marine, in un’ imbarcazione ormeggiata sulla Senna davanti alla Tour Eiffel, al suo interno presenterà 32 altoparlanti disposti su 9 pannelli: una piattaforma che consentirà il dialogo tra artisti, curatori, musicisti, scrittori e stilisti.
La sezione, tra dialoghi e talks, verrà curata da Pierre-Alexander Mateos e Charles Teyssou, curatori e scrittori già noti nel panorama artistico parigino ed ex redattori capo di L’Officiel Art.
Sia ‘Sites’ che ‘Conversations’ saranno accessibili a tutti, estendendo la programmazione in tutta la città oltre che ai visitatori della fiera.
Durante la settimana della fiera ci saranno una serie di mostre collaterali offerte dai principali musei della capitale come: il Louvre, la Fondazione Louis Vuitton, il Musée d’Orsay, il Musée des Arts Décoratifs, Palais de Tokyo e molti altri, consultabili nella sezione Cultural Institutions del sito
https://parisplus.artbasel.com/.
Infine, sarà possibile essere guidati nella visita dagli studenti della scuola del Louvre dalle 15:00 alle 17:30 in tutte e quattro le sedi dell’esposizione, mentre dal 20 al 22 ottobre Conversations sarà gratuita al pubblico e verranno trasmessi i suoi contenuti in live streaming sul canale Facebook di Art Basel, in lingua inglese e francese.