Desideri che mutano, irrealizzabili o appena esauditi, segreti d’amore, talvolta irrefrenabili.
Cambiano la città e le persone, ma non il bisogno che gli individui hanno di fantasticare, augurandosi che i loro sogni si avverino, carburanti di un’esistenza che spesso risulta complicata e difficile.
Il viaggio compiuto dall’artista Ilaria Turba, tra le residenze artistiche di Marsiglia e Firenze, presenta i desideri degli esseri umani, che nonostante le distanze geografiche e culturali, continuano a destare stupore ed emozione.
La ricerca di Ilaria inizia nei quartieri periferici a nord di Marsiglia, dove l’artista, seguendo un’usanza algerina che consiste nella creazione dei pain du désir, sforna i sogni e le speranze di una comunità intera.
Con la partecipazione degli abitanti dei quartieri, l’artista realizza una collezione di questi pani rituali, cotti in un forno di terra e paglia, dalle forme più disparate, che richiamano alla mente il desiderio che si vuole realizzare.
La serie di pagnotte, poi raccolte in una mostra per il Mucem – Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo a Marsiglia, ora si sposta a Firenze, al MAD – Murate Art District, rappresentando il fil rouge della nuova mostra Le simmetrie dei desideri, a cura di Valentina Gensini e Giorgio Bacci.
L’esposizione, visitabile fino al 14 gennaio, è il risultato della continuazione dell’indagine svolta in Francia, che in parallelo, ha voluto riprendere il percorso partecipativo nei rioni di Sant’Ambrogio e Santa Croce.
La mostra, in simmetria alla precedente, vede come protagonisti gli oggetti che l’artista ha chiesto in prestito alla comunità del luogo, ambasciatori di ricordi, significati ed immaginari.
Le foto sostituiscono quegli oggetti che non è stato possibile esporre, formando un percorso che si snoda tra pani, immagini e artefatti personali, tutti accompagnati da testimonianze orali e scritte, in modo che l’esperienza possa essere più completa.
Frammenti che comunicano tra loro, raccontando vissuti e fantasticherie, riflessi di due comunità diverse, collegate tra loro per affinità formale e di senso.
Una sperimentazione che unisce, crea socialità all’interno dei rioni, mettendo in primo piano artigiani, studenti, rifugiati e famiglie, attraverso i numerosi percorsi partecipativi necessari per l’attuazione del progetto.
L’artista ha compiuto personalmente la ricerca di persone da integrare nel lavoro, errando tra le piazze, i negozi e i mercati della città, rendendola in un certo senso, una indagine antropologica sul campo.
La conseguenza è un rapporto di dialogo e fiducia instauratosi tra Ilaria Turba e la comunità, che ridisegna gli spazi della stessa, attraverso l’arte e la sensibilità, generando riflessioni sociali, politiche ed etnografiche.
L’artista infatti è da sempre attenta alle complessità antropologiche delle comunità indagate, che per questa mostra vede coinvolti una quarantina di abitanti, e tratta spesso tematiche quali l’identità, gli immaginari collettivi, analizzati attraverso foto, oggetti, video ed animazioni.
dal 4 novembre al 14 gennaio
MAD Murate Art District
Piazza delle Murate, Firenze
murateartdistrict.it
T. 055 2476873