La più importante mostra dedicata a Leonardo da Vinci
Cinque anni di lavoro, oltre duecento opere provenienti da più di cento musei di tutto il mondo, un catalogo di 600 pagine: questi sono i numeri della mostra “Leonardo 1452-1519 – Il disegno del mondo”, forse la più importante mai dedicata al grande maestro del Rinascimento. Inaugurata lo scorso 15 aprile (giorno di nascita di Leonardo) e visitabile fino al prossimo 19 luglio a Palazzo Reale di Milano, la rassegna è il frutto degli studi e delle ricerche di Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’Ente Raccolta Vinciana, ed è promossa dal MiBAC, con il generoso sostegno della Bank of America Merrill Lynch, di SNAM e del Salone del Mobile Milano. L’intento dei curatori non è quello di presentare Leonardo nella veste mitica che i secoli gli hanno donato, del tutto giustamente, di genio inarrivabile al di sopra di ogni cosa, ma di restituire la figura di un uomo perfettamente calato nel suo tempo, partecipe del clima della sua epoca, che ha fatto della sua vita una ricerca continua, totale e totalizzante.
È in questo senso che si può e deve leggere la carriera artistica leonardiana e il suo multiforme ingegno. Multiforme non solo per curiosità innata, ma per metodo: è “l’unità della conoscenza” lo scopo dei suoi studi interdisciplinari tra arte e scienza, disegno e pittura, anatomia ed architettura. Ogni campo del sapere è per Leonardo in stretto e reciproco rapporto: le sezioni anatomiche dei muscoli ricalcano quelle di una torre difensiva, il corpo è una macchina esattamente come i congegni tecnologici che ideava. Alla pittura assegna il ruolo principe poiché essa è la sola imitatrice “…de tutte le opere evidenti in natura”, strumento d’indagine del mondo e dell’universo. È qui che risiede la sua rivoluzione, nell’atteggiamento mentale che osserva, analizza e rielabora in maniera osmotica, con una visione d’insieme eccezionale ed unica per l’epoca in cui visse. Divisa in dodici sezioni tematiche, la mostra offre quindi una panoramica sugli studi multidisciplinari e sulla carriera di Leonardo, iniziata nella bottega di Andrea Del Verrocchio, di cui la “Dama col mazzolino” è messa a confronto con la “Belle Ferronniere”, uno dei prestigiosi dipinti in prestito dal Louvre. Il disegno, annunciato nel titolo della mostra, è il leitmotiv del percorso, che si apre e chiude proprio con due disegni: un paesaggio degli Uffizi (datato 1473) e uno dalla serie dei “Diluvi” (1518 circa), proveniente dalla collezione Windsor. Distanti cronologicamente e idealmente, questi due disegni evidenziano come e quanto sia cambiato il rapporto di Leonardo con la Natura, grande madre e ispiratrice, nel corso della sua esistenza: dalla fiducia all’impotenza dell’uomo di fronte ai suoi fenomeni incontrollabili. Le altre sezioni, ognuna introdotta da saggi critici, esplorano il sapere leonardiano passando dalla fisiognomica, alla città ideale, al paragone tra le arti e con i modelli antichi, fino ad approdare alla cosmologia e al mito odierno di Leonardo. La scelta di Milano come sede della mostra è significativa non solo perché si inserisce tra gli appuntamenti più importanti dell’Expo 2015, ma anche perché qui Leonardo visse dal 1482 al 1499 presso la corte di Ludovico il Moro. Una sorta di continuità, quindi, tra i luoghi, i secoli e quest’uomo straordinario, artista inimitabile ed irraggiungibile.
Federica Senigagliesi
Di sicuro Leonardo era molto intelligente, ma la sua più grande dote era la curiosità. Lo zio Francesco fu di grande stimolo per la sua mente. Il padre, notaio come il nonno, a causa del suo lavoro non poteva dedicare molto tempo al figlio. Leonardo non potendo vivere con la madre naturale, perché figlio illegittimo, fu allevato nei primissimi anni di vita dai familiari del padre ed in particolare da questo giovane zio che, a detta del nonno, “passava il tempo in campagna senza far niente”. Fu questo zio a trasmettergli i primi segreti della natura. Di Leonardo si è detto che appartenesse a sette religiose, logge massoniche ecc., di sicuro possiamo dire che il suo pensiero ed il suo credo avevano fondamenta solo nella ricerca. Cercava la verità e ripudiava ogni forma di costrizione come i dogmi nelle religioni e gli assiomi nelle scienze.
Oggi, all’EXPO di Milano, aleggia la presenza del genio in tutte le sue forme. Dalla tematica del cibo, dell’arte e della scienza ci sono continui riferimenti al genio che ha contribuito tantissimo alla crescita culturale della città di Milano. L’uomo, che ancora oggi continua a far parlare di se dando spunto a nuovi romanzi ed a moderne e sofisticate ricerche scientifiche, è sempre di più fonte di mistero. Annoverato tra i più famosi uomini della storia dell’umanità, è secondo solo a Gesù di Nazaret, continua ancora ad avere molto da dirci. Dalle mie ricerche, a detta dei miei più prestigiosi colleghi, potrebbe essersi aperto un varco per scoprire fino in fondo il suo pensiero. Nell’attesa di pubblicare il mio secondo saggio vi invito a visitare la mostra di Milano presso il Palazzo Reale. Andateci ed osservate con gli stessi occhi del bambino che, allontanato ingiustamente dalla madre naturale, si faceva accompagnare dallo zio nello spettacolare mondo della divina natura.
Luca Caricato
LEONARDO 1452–1519 – Drawing the world
Milan, Palazzo Reale
from 16 April to 19 July 2015
The most important exhibition ever devoted to the great master, to be held during EXPO 2015. The extraordinary exhibition due to be inaugurated on 15 April 2015, the anniversary of the birth of Leonardo – born in Vinci on 15 April 1452 – is the biggest and most important Leonardo show ever to be held in Italy. It will open its doors to the public at Palazzo Reale on 16 April, in the run-up to the opening of EXPO 2015. Developed entirely in Milan, the exhibition is promoted by the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, which has specially granted State Guarantee insurance, and by the Milan City Council – Department of Culture. The show was conceived and produced by Palazzo Reale and Skira, as part of their fifteen-year-long partnership. The result of more than five years of hard work, the exhibition is curated by Pietro C. Marani and Maria Teresa Fiorio, two of the most important art historians specializing in the study of this Renaissance genius. It brings together over two hundred artworks from around one hundred museums and institutions throughout the world which, given the exceptional nature of the exhibition, have loaned some of their greatest treasures for the occasion, such as the three paintings by Leonardo from the Louvre and thirty autograph drawings from the collection of Her Majesty Queen Elizabeth II. The Pinacoteca Ambrosiana – considered Leonardo’s “home” in Milan – which is lending the famous Portrait of a Musician and thirty-eight drawings from the C dex Atlanticus, is also a key contributor to the exhibition. The anthology paints a picture of Leonardo that is neither mythographical, rhetorical nor celebratory. Instead it embraces all the work of this multifaceted figure, considered both as an artist and scientist, through a number of key themes identified by the curators: drawing, a fundamental part of Leonardo’s work; the ongoing dialogue of the arts: drawing, painting and sculpture; the dialogue with antiquity; the absolute innovation of the motions of the mind; his tendency towards utopian designs and dreams, such as the ability to fly or walk on water, which will feature in a specific section of the exhibition; mechanical automation and so on. These themes made him a standard bearer for the unity of knowledge, through the continuous interweaving of science and the arts in his work. The twelve sections of this extraordinary exhibition illustrate the central themes of Leonardo’s long artistic and scientific career, embracing not only the period of his training in Florence, but also his two stays in Milan, and even his move to France, thus emphasizing certain constants in his artistic and scientific vision. The exhibition narrative also conveys his vocation for interdisciplinarity and his constantly intertwining interests by adopting an analogical approach to the study of the phenomena and their graphic portrayal, summed up and culminating in his later paintings. The various sections of the show feature Leonardo’s autograph paintings, drawings and manuscripts, introduced by works of the painters, sculptors, technicians and theorists who preceded him. These provide additional context to the master’s contribution to the history of art, science and technique, while painting a picture of Leonardo as an artist and scientist of his time, eschewing the mythological and the banal. However, the two final sections also illustrate Leonardo’s influence as a painter and theorist on modern art and the formation of the legend that surrounds him, centred on the Mona Lisa. The exhibition, curated by Pietro C. Marani and Maria Teresa Fiorio, boasts a highly prestigious academic committee, formed back in 2009.
LEONARDO 1452-1519 Il disegno del mondo 16 aprile 2015 - 19 luglio 2015 Palazzo Reale, Milano INFO T. +39 02.92800375 www.skiragrandimostre.it/leonardo Dal giovedì alla domenica 9.30-24.00 Lunedì 14.30-19.30 Martedì e mercoledì 9.30-19.30