Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita, fino al prossimo 21 luglio, la mostra “Escher”, organizzata da Arthemisia, Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la M.C. Escher Foundation e Maurits, curata da Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti dell’artista, e Mark Veldhuysen, Presidente della M.C. Escher Foundation.
“Quest’anno festeggiamo i nostri primi dieci anni con Escher. – interviene Iole Siena, Presidente di Arthemisia – La prima mostra, proposta senza eccessiva convinzione a Roma nel 2014, fu da subito un successo eclatante. Sempre amato dai matematici, che ne hanno per primi compreso la genialità, è stato considerato per molto tempo un artista minore, fino a quando dieci anni fa è stato riscoperto dal pubblico di tutto il mondo grazie alle mostre realizzate da Arthemisia e dalla M.C. Escher Foundation. In questa importante ricorrenza, mi fa particolarmente piacere celebrarlo in uno dei luoghi più belli d’Italia, il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, che da oltre trent’anni ospita grandi mostre e nelle cui sale si sono succeduti i capolavori dei più grandi artisti del mondo.”
Nato nel 1898 a Leeuwarden in Olanda, Maurits Cornelis Escher ha conquistato l’apprezzamento di milioni di visitatori grazie alla sua straordinaria capacità di trasportarli all’interno di mondi immaginifici e apparentemente impossibili. Nelle creazioni del grande maestro olandese, che ha vissuto in ltalia fra le due guerre, confluiscono innumerevoli temi e suggestioni: dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica. Le sue inconfondibili opere (che hanno influenzato anche il mondo del design e della pubblicità) sono una sfida alla percezione e rappresentano un unicum nel panorama della storia dell’arte di tutti i tempi.
Il percorso espositivo a Palazzo dei Diamanti è suddiviso in sei sezioni: “Gli inizi” (con 28 xilografie che compongono il libro “XXIV Emblemi, con massime in versi”, una delle tre opere di Escher illustratore, sintesi degli interessi formali perseguiti dall’artista); “Italia” (Escher amplia i suoi orizzonti, lo studio dei paesaggi lo porta a concentrarsi sulle strutture geometriche dei panorami e degli elementi naturali); “Tassellature” (l’uso delle tassellature diventerà un tratto distintivo della sua arte, in cui fantasia, geometria e soggetti figurativi vengono sapientemente combinati); “Metamorfosi” (crea mondi in cui diverse figure danno vita a vortici di trasformazioni di forme astratte in forme animate e viceversa, traslando l’una all’altra senza soluzione di continuità); “Struttura dello spazio” (il suo crescente interesse per la matematica e la geometria passa attraverso lo studio e il fascino che esercitano su di lui sfere, solidi geometrici superfici riflettenti o topologiche come il nastro di Möbius) e, infine, “Paradossi geometrici”, sezione che analizza come Escher abbia cercato di forzare oltre ogni limite la rappresentazione di situazioni impossibili, ma all’apparenza coerenti, come dimostrano alcune delle sue opere più famose: “Salire e Scendere”, “Belvedere” o ancora, “Relatività”.
Un’occasione imperdibile per approfondire tutta la carriera di Escher.
ESCHER
23 marzo – 21 luglio 2024
Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Da lunedì a domenica 9.30 - 19.30
www.palazzodiamanti.it