Mostra personale di PETER HIDE 311065 e ISABELLA RIGAMONTI
Peter Hide, commento critico dello storico d’arte Dott. Luca Caricato
Franco Crugnola in arte PETER HIDE 311065 conserva in se i due aspetti della natura umana benigna e maligna.
Ogni uomo possiede queste due essenze: il proprio carattere inconscio e quello conscio.
L’inconscio è la nostra parte nascosta, “Hide”, ma è anche la più potente, quella che ha maggior influenza sulle nostre scelte. L’ibrido dell’ibrido, prodotto di due ibridi: Peter Pan e Dottor Jekyll and Mr. Hide.
Nello “strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hide” il conflitto tra bene e male è palese ma nella favola di Peter Pan è celato, come è celato il messaggio che dovrebbe avere ogni opera d’arte.
Peter è l’eterno fanciullo ma Pan è “tutto”, la divinità talmente brutta da essere abbandonata dalla madre che lo ha appena partorito. Il fauno che porta la luce, la primavera, la musica ma che spaventa le ninfe per le sue fattezze umane e animali. Una divinità positiva che cederà all’iconografia sacra cristiana i caratteri somatici del diavolo.
Peter Hide ci mostra il fascino del potere. Lo brucia, lo accartoccia, lo dipinge o lo sporca di colore, lo lascia integro ma relegato dietro ad un filo spinato.
I soldi rappresentano la nostra schiavitù, la nostra rincorsa quotidiana. L’artista li cattura e li mortifica per asservirli all’uomo che non è più schiavo di quella materia e del suo valore estrinseco ma ne diviene spettatore.
L’arte di Peter Hide sembra esaltare il dio denaro ma non fa altro che chiudere questo mostro dietro le sue cornici, esorcizzandone il suo potere.
I dollari, gli euro e l’arrivismo sono la tela per i colori di un dipinto che vuole omaggiare la cultura dell’avanguardia ispirandosi al grande Pollock.
Il filo spinato, le bruciature e le colature di colore sui dollari e sugli euro ricordano il contributo che l’arte e la cultura dell’avanguardia hanno dato nella Guerra Fredda. Mentre il mondo correva nella folle direzione degli armamenti nucleari, la CIA decise di puntare anche sul movimento artistico dell’espressionismo astratto per aggiudicare agli Stati Uniti d’America il primato della vivacità culturale a discapito dell’austerità culturale sovietica.
Peter vuole giocosamente scherzare sull’eccessiva importanza che stiamo dando al denaro, mentre Hide prova a scioccarci mostrandoci quanto siano fragili le nostre ambizioni: la nostra felicità e le nostre speranze non devono risiedere nella ricerca spasmodica del successo. Le esigenze dell’essere umano sono più autentiche nel fanciullo che nell’adulto, non lasciamoci intorbidire gli animi da Mr. Hide e riappropriamoci delle nostre vite.
Isabella Rigamonti, commento critico dello storico d’arte Dott. Luca Caricato
Isabella Rigamonti ha studiato arte, architettura, design ed ha esordito come artista nel campo pittorico figurativo applicando tecniche tradizionali da cui si discosterà ben presto per sperimentare forme artistiche di natura percettiva informale.
Nel suo primo periodo artistico decide di esprimersi con la fotografia per reinterpretare architetture, particolari inanimati e spaccati di vita quotidiana catturati in diverse città.
Le composizioni vengono descritte da tracciati invisibili all’occhio del semplice osservatore.
L’occhio segue un percorso istintivo segnato da linee e punti di forza, dalla regola dei terzi, dalla sezione aurea, dalle cornici, dai colori e dal bilanciamento dei volumi.
Isabella Rigamonti rimarca questi percorsi avvalendosi della camera chiara ma senza abusarne.
Le foto sembrano essere state sviluppate in bianco e nero ma su alcuni volumi, senza alcuna invadenza, riemergono i colori naturali.
Tra i punti che disegnano le linee di forza, nei terzi dove si collocano i soggetti, lì dove i volumi dell’immagine fanno cadere il baricentro di tutta la composizione si accendono e si spengono i colori.
L’artista ha l’esigenza di mostrarci l’anima dell’immagine. Togliendoci la possibilità di guardare i colori ci fa vedere l’armonia dei volumi e restituendoci il colore ci accompagna nei percosrsi da seguire.
Volumi e colori integri, non sono stati manipolati dalla camera chiara ma da questa sono stati scissi per essere riconosciuti nella loro essenza.
Il prodotto artistico non è dato solo dall’immagine fotografica, ma dai percorsi armonici e magici che in essa si celano.
L’osservatore distratto che guarda l’opera verrà catturato dalla rete di linee e colori intessuta dall’artista.
Evento curato nei minimi particolari dall’Art Director Massimo Basile; vernissage presentato dal Direttore Artistico della Finter Bank Magda Todaro con interventi degli artisti Hide & Rigamonti. Commento critico a cura dello storico d’arte Luca Caricato.
Si ringraziano: Graziano Galli Supervisore dell’evento, Antonello Amati Direttore grafico, Cristiana Elena Iannelli Storico d’Arte, Ambrogio Trezzi alla fotografia e Mattia Pintonello al video.
Standing light food, curato da Spot Lounge e con vini di qualità offerti dalla prestigiosa casa vinicola Duca di Salaparuta.
Durante l’inaugurazione un tavolo di Black Jack del Casino di Campione d’Italia e due modelli Esclusivi di MV AUGUSTA a cura di MotoArt.
Media partners all’evento Biancoscuro Art Magazine, The Excellence Magazine, In Arte e Living Magazine.
Ancora una volta una struttura di prestigio come la Finter Bank Zurich di Lugano investe nella qualità dell’arte contemporanea.
Money rEVOLution dal 30 aprile al 29 Maggio 2015 Dal lunedì al venerdì orari della banca sabato e domenica chiuso Le opere di PETER HIDE e ISABELLA RIGAMONTI sono disponibili anche su Art Shop!