A Santa Vittoria in Matenano (FM), dal 20 luglio l’esposizione che documenta la vita del borgo e tenta di risolvere il mistero delle fotografie.
Un mistero che viene dal passato: il ritrovamento di un fondo fotografico all’interno di una vecchia cassettiera, dà vita ad una piccola quanto preziosa esposizione che documenta e descrive la vita di un borgo collinare dell’entroterra marchigiano. “Fernanda: le foto ritrovate” è il titolo della mostra che sarà ospitata a partire dal 20 luglio 2019 a Santa Vittoria in Matenano (FM), presso Palazzo Monti. La mostra include 65 fotografie risalenti al periodo compreso tra la fine degli anni ’30 e la metà degli anni ’50. Tuttavia, nonostante le ricerche, i curatori della mostra Giordano Viozzi e Bernardo Tanucci non sono riusciti a risalire alle identità del fotografo né delle persone ritratte. Per questo motivo hanno scelto di esporle in pubblico, sperando che tra i visitatori ci sia qualcuno che li aiuti a ricostruirne la storia. Una mostra interattiva quindi dove il pubblico potrà segnalare, su appositi quaderni, i nomi delle persone che compaiono in foto. Proprio queste ultime sono state stampate partendo dal ritrovamento di alcune pellicole custodite all’interno di tre astucci Ferrania, in casa della signora Fernanda Millevolte, deceduta nel 1998, a cui è intitolata la mostra. Proprio la presenza di Fernanda in alcune di queste fotografie ha consentito di datare le immagini. Si tratta di foto amatoriali scattate dalla mano di qualcuno che non aveva familiarità con il mezzo, ma che in più occasioni ha improvvisato anche dei set fotografici. Proprio l’impronta amatoriale degli scatti, ne determina l’elevato valore documentaristico: lo stile dilettantesco infatti regala dei quadri di vita reale, senza filtri, dai quali emergono stati d’animo, emozioni e valori propri di quel momento storico.
Il percorso espositivo è organizzato secondo quattro temi: “i volti”, “i luoghi”, “il lavoro”, “la morte”, che sono gli stessi in cui è stato suddiviso l’intero fondo fotografico, comprendente 150 pellicole. Nei giorni della mostra è prevista anche la proiezione di un documentario, che cercherà di ricostruire la storia e i misteri che circondano queste fotografie, ed un incontro sull’importanza della fotografia documentaristica a cura della Fototeca Provinciale di Fermo.
L’esposizione verrà inaugurata sabato 20 luglio alle 18 alla presenza del fotografo Giovanni Marrozzini, e sarà aperta tutti i week end fino al 31 agosto con orario 16-20. Per visite infrasettimanali è necessario prenotarsi presso gli uffici del Comune al numero 0734-780111. Nei giorni della mostra, grazie all’apertura del punto di informazioni turistiche, sarà anche possibile visitare i più significativi luoghi artistico culturali del borgo.
La mostra è stata organizzata dall’Associazione La Casa della Memoria di Servigliano con la partecipazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.
INFO
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