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Marina Abramović

Marina Abramović Artist Portrait with a Candle (C) dalla serie Places of Power, 2013. Courtesy of Marina Abramović Archives© Marina Abramović by SIAE 2018

⏰ lettura 3 min.

Dal cortile, alla Strozzina, al Piano Nobile: Marina Abramović arriva a Palazzo Strozzi, e lo fa alla grande. Sarà possibile immergersi nelle sue riflessioni (e rifletterci) fino al 20 gennaio prossimo, non abbiamo dunque scuse per perderci un evento di questa portata. “The Cleaner” è la prima retrospettiva italiana dedicata alla più controverse delle performer contemporanee, quella che ha rivoluzionato completamente l’idea di performance artistica, mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione. Un esordio come pittrice figurativa e poi astratta, è negli anni Settanta che inizia il lavoro nella performance attraverso l’utilizzo diretto del proprio corpo, come testimoniato in mostra da opere come la serie “Rhythm” (1973-1974) e “Thomas Lips” (1975), in cui l’artista si espone a dure prove di resistenza fisica e psicologica. Nel 1975 conosce l’artista tedesco Ulay con cui nasce un rapporto sentimentale e professionale; insieme creano celebri performance di coppia come “Imponderabilia”, dove il pubblico è costretto a passare attraverso i corpi nudi dei due artisti come fossero gli stipiti di una porta. La fine della loro relazione sentimentale e professionale si celebra nel 1988 con la performance “The Lovers”: i due artisti si incontrano per dirsi addio a metà della Grande Muraglia cinese, dopo aver percorso a piedi duemilacinquecento chilometri ciascuno, partendo lei dall’estremità orientale e lui da quella occidentale.

Monica. Pirone Home Sweet Home

⏰ lettura 5 min.

Il giorno 23 settembre 2018 alle ore 19.00 Horti Lamiani Bettivò presenta la mostra personale Home Sweet Home di Monica Pirone a cura di Michela Becchis e Domenico Giglio.

Silenzi e stanze. Altre storie da Edward Hopper

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Martedì 25 settembre alle 18.30 al Teatro Franco Parenti a Milano (via Pier Lombardo 18) sarà presentato il volume Silenzi e stanze Altre storie da Edward Hopper di Michele Mozzati, edito da Skira.

Post Tenebras Lux | Peter Hide 311065 e Isabella Rigamonti

⏰ lettura 4 min.

La Chiesa di San Biagio, luogo di spiritualità da anni prestato al mondo dell’arte, rappresenta il palcoscenico perfetto per presentare il lavoro artistico di Peter Hide 311065 e Isabella Rigamonti. Qui la solidità della pietra, “la materia”, la leggerezza della copertura “lo spazio e la luce” si fondono e diventano parte integrante e componente espressiva della rappresentazione di questi due artisti. Peter Hide 311065 cosparge la chiesa con uno strato di banconote accartocciate, invita a camminarvi dentro e sembra quasi sentirsi il loro fruscio. Evoca con la materia a lui più cara, il denaro, l’oscurità che la sua ricerca ossessiva genera, il suo è il fruscio del male del mondo e l’oscurità in cui si può precipitare. Isabella Rigamonti con le sue fotografie in cui alterna il bianco e nero e il colore ci parla dell’immensità del cielo e della luce, dell’infinita possibilità di cambiamento e di miglioramento che abbiamo, della nostra unicità, e attraverso il cielo collega l’uomo al Divino. In questo spazio in cui tutto sembra mutevole, la coppia di artisti parla di umanità e divino senza rappresentarli. L’uno richiama le passioni e i mali terreni e gioca con l’apparente solidità del denaro, mentre l’altra ci parla di spiritualità e di luce di redenzione.

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