Mettersi in discussione e solo da quella posizione creare un dialogo con lo spazio, questo è stato il motto del progetto di Roberta dove lei mette se stessa svestita ma con l’intento di impersonare quelle che possono essere le forze e la vulnerabilità di ogni artista, di ogni artista donna. Avere spina dorsale per poterlo fare vuol dire svelare una parte di se stessi che spesso non viene mai offerta al pubblico, anche se la maggior parte dei processi creativi contengono fasi di fragilità estreme. La mostra si pone come degli specchi cambianti, un autoritratto indefinito, un sé che coinvolge tutti noi, ci propone il nostro alter ego temporaneo attraverso eroine che compiono azioni semplici ed importanti ma spesso non considerate eroiche. Roberta ha vissuto la residenza senza nascondersi dietro la sue destrezza tecnica, ha attraversato fasi di travestimento e di nudità, raccontando con delicatezza come il bagaglio culturale dove è cresciuta ha modellato la sua visione del mondo che poi lei ha decorticato come i rami con cui le sue figure interagiscono, un’azione di pulizia della pelle per poi arrivare all’osso e da lì ricostruire le proprie definizioni del mondo, la sua spina dorsale.
A cura di Sandra Miranda Pattin & Francesca Morozzi
Inaugurazione: Giovedì 8 Dicembre alle 17:00 Venerdì dalle 15:30 alle 19:00 Sabato : Aperitivo e conversazione con l'artista dalle 16:00 alle 19:30 Chiasso Perduto Via de' Coverelli 4R 50125 Firenze https://www.chiassoperduto.com/ https://www.instagram.com/chiassoperduto/