Mostra personale di Danilo Marchi presso Globart Gallery
Dalla prima installazione (Uomo artificiale androgeno, presentato nel 1999) alla più recente (Electric Hexagons, composizione sospesa esposta al MACIST nel 2021) Marchi realizza con apprezzabile coerenza le sue opere, assemblando e manipolando bottiglie di plastica trasparente (PET) riciclate (eliminate dall’industria per minimi difetti di fabbrica).
Sculture antropomorfe o riproduzioni di animali (tutte concepite con dovizia di particolari e dettagli anatomici, da cui emerge la sua abilità manuale, oltre ad una non comune capacità di sintesi espressiva) abitano dunque l’universo immaginario di un artista che ha buon diritto di essere considerato contemporaneo. I temi affrontati da Marchi sono infatti molto attuali e protagonisti del nostro tempo: è così che l’uomo e la natura, l’organico e l’artificiale diventano i soggetti della ricerca di Marchi. Un’indagine che ci proietta in un mondo abitato da umanoidi pseudo-robotizzati e da animali traslucidi, a volte luminosi, ma che cela un messaggio preciso: prestare grande attenzione all’ambiente per scongiurare la distruzione delle risorse naturali del nostro pianeta, ma anche un avvertimento a non esagerare con le manipolazioni genetiche.
Un invito a non imitare, con sconsiderate ricerche, le sue fantascientifiche sculture antropomorfe, costruite in un laboratorio artistico attraverso l’assembramento di improbabili particolari anatomici e frutto di un’incontrollata creatività. Diffidiamo dunque di questi umanoidi dalla strana pelle trasparente, dai colori sgargianti (verdi e blu), dalle ammiccanti posizioni.
Anche gli animali di Marchi, squali, levrieri, cavallette, pipistrelli, armadilli, nonostante l’aspetto tecnologico (dato dal materiale utilizzato), risultano comunque molto «naturali» e hanno la funzione di attirare l’attenzione dell’osservatore a volte per denunciarne la loro possibile estinzione, a volte semplicemente per evidenziarne la preziosa presenza, come nel caso delle api che all’interno dell’ecosistema naturale rivestono un ruolo fondamentale.
Il contrasto dunque tra naturale e artificiale, tra immaginazione e realtà, è proposto dall’Artista in modo sistematico e provocatorio, quasi fastidioso, così da non passare inosservato e raggiungere l’obiettivo prefissato: far riflettere sul presente immaginando il futuro.
Nel panorama dell’arte italiana, e non solo, Marchi può dunque saldamente ricoprire un posto significativo nel variegato mondo degli artisti che in sintonia con il proprio tempo hanno scelto, con successo, materiali sintetici per la realizzazione delle proprie opere.
INFO Opere in connessione Danilo Marchi Vernissage sabato 11 dicembre ore 17.00 Globart Gallery via Aureliano Galeazzo 38 15011 Acqui Terme dal 11 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 INGRESSO LIBERO Catalogo in galleria