Da domenica 7 aprile in mostra al Museo d’arte Mendrisio le opere del grande artista siciliano, scomparso nel 2018, nella prima importante retrospettiva post mortem a lui dedicata.
«Mi attira l’assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento.» È questa la grande impresa che quotidianamente ha affrontato Piero Guccione: guardare il mare con il desiderio di fissare qualcosa in continuo movimento. Non c’è mai stato un artista che sia riuscito a dare la dimensione della luce e della relazione tra l’azzurro, il mare e il cielo come Guccione, tra i maggiori protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento.
Nato nel 1935 a Scicli, ultima propaggine meridionale della Sicilia, per oltre quaranta anni, ogni mattina, Guccione ha guardato il mare cercando di coglierne le variazioni, per trovarci l’anima dell’uomo.
Guccione ha portato la sua ricerca ai limiti dell’astrazione, restando tuttavia ben ancorato alla realtà. Persino nelle ultime opere dove la rarefazione è condotta all’estremo e il senso di vuoto diventa qualità principale, egli vuole e sa rimanere pittore di un’antica tradizione radicata nel dato realistico, figurativo.
Nel dipingere il mare e il cielo, egli è stato attratto dalla forza e dal colore di quell’impercettibile linea che divide la parte superiore dei suoi dipinti, il cielo, dalla parte inferiore, il mare.
È questa impercettibilità che ha sempre cercato di riportare sulla tela.
Con questa mostra il Museo d’arte Mendrisio intende ripercorrere il viaggio attorno al mare di Piero Guccione, attraverso l’esposizione di 56 capolavori tra oli e pastelli, a partire dal 1970 fino alla conclusione del suo percorso.
La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione.
«La mia pittura oggi va verso un’idea di piattezza che contenga l’assoluto, tra il mare e il cielo, dove quasi il colore è abolito, lo spazio pure. Insomma, una sorta di piattezza, che però, in qualche modo, contenga un dato di assolutezza, di una cosa che assomiglia a niente e che assomiglia a tutto.»
Piero Guccione La pittura come il mare Museo d’arte Mendrisio, 7 aprile – 30 giugno 2019 INFO: www.mendrisio.ch/museo – museo@mendrisio.ch