CollettivO CineticO per Mustafa Sabbagh. Finissage “XI Comandamento: Non Dimenticare”, mostra antologica di Mustafa Sabbagh
I corpi dei performers post-tersicorei di CollettivO CineticO, icone dinamiche fiere come Icaro, in una miniserie di atti performativi exhibition-specific di fronte alle icone statiche di Mustafa Sabbagh
Ipotesi:
È solo Quando Cade un Corpo [sigla: QC1C] che esso può dirsi pienamente libero.
Dati:
- Mustafa Sabbagh
- CollettivO CineticO
Dimostrazione:
Mettiamo un Corpo Statico, magnificato nella sua ieraticità post-punk dal gesto artistico di Mustafa Sabbagh.
Attraverso un atto di transfer empatico – figlio contemporaneo di quella chimica goethiana magistralmente descritta nelle Affinità Elettive – effettuiamo un moto di traslazione del Corpo Statico in Corpo Dinamico, la cui somma incarnazione è qui data dal CollettivO CineticO.
Riflettiamo sul minimo comune denominatore dei dati [Mustafa Sabbagh – CollettivO CineticO]:
m.c.d. = corpo come arte
Nella statica dei corpi, il corpo come arte è immagine iconica.
Nella dinamica dei corpi, il corpo come arte è performance iconografica.
I corpi come icone statiche – consumati, segnati, neri – di Mustafa Sabbagh, meravigliose casistiche di devianza dalla media, esaltano il loro indice di dispersione dato dalla Caduta [d’altronde, da quella viscontiana degli Dei a quella newtoniana di una mela, la Caduta rientra di diritto nei fenomeni epifanici dell’umanità].
Allo stesso modo, i corpi come icone dinamiche – tesi, estenuati, neri – di Francesca Pennini e di CollettivO CineticO, “prisma dinamico dove convergono indagini sul movimento e sullo spazio, nuove tecnologie e arte contemporanea, matematica, fisica e filosofia, manga e cartoon, social network e antropologia del nuovo millennio1”, indagano la Caduta come resistenza, il segno come traccia, il movimento come armonizzazione di una distorsione.
Incrociamo i dati: nella solenne abside della Chiesa di San Giacomo [campo gravitazionale], in occasione della chiusura di “XI Comandamento: Non dimenticare” [onda gravitazionale], tra gli dei post-umani della videoinstallazione “Anthro-pop-gonia” e al cospetto delle evanescenti silhouettes post-apocalittiche che emergono dal carbone di “Onore al Nero – Atramentum”, i meravigliosi corpi dei performers post-tersicorei di CollettivO CineticO, relazionandosi fieri come Icaro alle icone statiche in mostra, sapranno dimostrare – attraverso una miniserie di sontuose azioni performative exhibition-specific, sul corpo come segno e come icona – quanta urgenza vi sia nell’applicazione del Primo Principio Umano della Dinamica Relazionale [altrimenti detto Tesi]:
Difendere sempre la propria, fisicamente sacrosanta e bellissima, libertà di Caduta.
[1] Estratto dalla motivazione del Premio Hystrio Iceberg 2016, nel prestigioso palmarès di CollettivO CineticO, a cui si è di recente aggiunto [dicembre 2017] il Premio Ubu 2017 per “Sylphidarium – Maria Taglioni on the ground”, eletto miglior spettacolo di danza dell’anno.
INFO XI COMANDAMENTO: NON DIMENTICARE mostra antologica di MUSTAFA SABBAGH: evento di chiusura QC1C – Quando Cade un Corpo miniserie di atti performativi exhibition-specific menti e corpi in caduta libera: CollettivO CineticO QC1C _ concept: francesca pennini QC1C _ azione e creazione: carmine parise, angelo pedroni, francesca pennini, giulio santolini, stefano sardi dal 14.10.2017 al 14.01.2018 dal martedì al venerdì, dalle 9:30 alle 18:30 sabato e domenica, dalle 10:00 alle 19:00 lunedì chiuso musei@comune.forli.fc.it press@mustafasabbagh.com www.xicomandamento.com www.collettivocinetico.it