“In quasi mezzo secolo di carriera ho dipinto fumetti e puntini per soli due anni. Possibile che nessuno si sia mai accorto che ho fatto altro?” Roy Lichtenstein
Era il 1964, e in Italia veniva allestita la prima mostra dedicata agli artisti pop. Esattamente 50 anni dopo abbiamo la possibilità di vedere per la prima volta in Italia, una retrospettiva completamente dedicata al grande Roy Lichtenstein, composta da 235 sue opere a raccontare tutta la sua intensa potenza artistica.
Ci sono artisti di cui conosciamo ogni periodo creativo, di cui apprezziamo l’evoluzione e di ammiriamo e ricordiamo quasi ogni opera. E poi ci sono artisti come Roy Fox Lichtenstein, conosciuto ai più esclusivamente per le sue opere basate sul fumetto, dipinte con la tecnica “punti Ben-Day”, sua firma inconfondibile. Lichtenstein, è stato uno dei maestri della Pop Art americana, ma senza quegli eccessi che hanno caratterizzato la vita e la produzione degli artisti pop del suo tempo. Dopo vari percorsi di studi e l’inizio della carriera come ricercatore universitario, negli anni ‘60 iniziano a comparire le sue opere in stile pop, i fumetti a rappresentare scene di militari e bellezze stereotipate in lacrime come veri personaggi di cartone come Topolino.
Tra gli anni ‘70 e ‘80 vive la sua fase postmoderna e successivamente una fase classica, in cui l’artista si confronta con nature morte, nudi e paesaggi in stile cinese.
In tutte queste fasi l’inconfondibile stile di Lichtenstein (cromaticità piatta, contorni netti, puntini Ben-Day) rimane più o meno costante, ma emergono gli aspetti fondamentali della qualità concettuale della sua produzione, sia in pittura che nelle opere scultoree.
É grazie a Estate e Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti musei come la National Gallery di Washington, il Museum of Modern Art, il Whitney Museum di New York e l’Art Institute di Chicago, se questa grande completa mostra, prodotta da Fondazione Torino Musei e Skira editore, è stata possibile. Un’occasione imperdibile per tutti, data la remota possibilità che un’altra collezione di queste dimensioni possa tornare presto in Italia, soprattutto perché raramente le opere di Roy Lichtenstein sono state esposte (ricordiamo a Parigi nel 1975, al MoMA nel 1987 e nel 2005 l’esposizione di un nucleo di opere su carta al Museo de Arte Abstracto Espanol). La curatela è di Danilo Eccher, direttore GAM, che ha ben saputo creare questa fantastica esposizione, focalizzandola sulle fonti di ispirazione di opere divenute in seguito i grandi capolavori conosciuti in tutto il mondo. La mostra, costata più di 800mila euro, sarà aperta al pubblico fino al 25 gennaio 2015: batterà il record dei 250mila visitatori accorsi per Renoir?
INFO
27 settembre 2014 – 25 gennaio 2015
Orari
Martedì – Domenica 10.00 – 18.00
Giovedì: 10.00 – 22.30
GAM
via Magenta 31, Torino
T. +39 011 4429518
gam@fondazionetorinomusei.it
www.gamtorino.it