Dopo quasi due anni torna, alla GlobArt Gallery di Acqui Terme, una mostra personale dedicata al genovese Vittorio Valente, artista di origini astigiane che utilizza silicone (colorato), per realizzare le sue opere. La mostra arriva due settimane dopo la presentazione, presso l’Università degli studi di Pavia, della monografia a lui dedicata e curata da Adolfo Carozzi, realizzata da GlobArt Gallery in occasione trent’anni di attività. Il volume sarà disponibile in galleria.
La mostra, allestita presso la sede di GlobArt Gallery ad Acqui Terme, rappresenta il concetto di griglia (inteso come uno schema di rette parallele e perpendicolari che si intersecano tra loro), che da sempre è presente nelle opere di Valente. Fin dai primi lavori, infatti, la ripartizione dello spazio a quadretti segna un punto di partenza del suo percorso di ricerca, che se da un lato può essere stata influenzata dalle precedenti composizioni astratte e geometriche, dall’altra quel susseguirsi e rincorrersi di cromie integrate in rigide griglie racchiudono un elemento nuovo, individuabile nella ossessiva ripetitività del «segno».
La volontà di trasferire in un’opera pittorica quel concetto di ripetizione, di iterazione, di moltiplicazione di un elemento primario come la cellula in altre identiche (mitosi: processo di riproduzione cellulare), sta comunque, insieme all’utilizzo di una tecnica non formale, alla base di tutto il lavoro artistico di Valente.
In sostanza, le prime pitture di Valente non vanno intese come un’esercitazione cromatica tesa alla composizione estetica di un ipotetico freddo e geometrico informale, ma vanno essenzialmente lette come il tentativo di rappresentare un concetto fin dagli inizi fondamentale della sua ricerca: rappresentare l’infinitesimamente piccolo nella sua ripetitività.
La prima personale dal titolo Griglie si tiene al Centro d’Arte e Cultura Il Brandale a Savona, nel 1987, dove Valente presenta una serie di textures, realizzate alcune con l’utilizzo di cartoncini in diverse gradazioni di colore, allineati e sospesi su fili tesi ed ancorati in un telaio a costituire piani e spazi geometrici tridimensionali, altre con la composizione, sempre ad incroci modulari, di vetrini decorati da inserti in silicone.
La ripresa del tema avviene, poi, circa vent’anni dopo, quando la composizione geometrica di infinite gocce di silicone vanno a costituire un tessuto formato dall’iterazione di un singolo elemento. Il gioco cromatico delle singole punte è spesso costituito da colori primari contrapposti mentre in altre occasioni è determinato dall’armoniosa declinazione di tinte morbide ed omogenee, fino ad arrivare alle soluzioni monocromatiche, dove l’effetto visivo è determinato anche dalla differente forma materica e dalla dimensione dei singoli elementi.
Una particolare attenzione va riservata alle Griglie completamente bianche, poiché costituiscono un modo molto personale e singolare di rappresentare il concetto della superficie operata, quasi una ricerca con affinità alle tensostrutture, anche se concettualmente e materialmente differenti. In questi lavori Valente opera con le sue gocce siliconiche realizzando punte più alte o più basse, più grandi o più piccole, più distanti o più vicine. Gioca con tre elementi: il silicone, il bianco e la luce, dove l’effetto delle ombre portate, conferendo all’opera una particolare e diversa illuminazione, interagisce concretamente con l’osservatore.
Un territorio mentale quello di Valente ancora da esplorare, ricco di conferme e di novità, in ogni caso sorprendente per la freschezza delle proposte pur sempre rigorosamente legate alle proprie rizomatiche radici e coerenti con la decennale ricerca.
INFO Griglie bianche Vittorio Valente Vernissage sabato 14 Aprile 2018 ore 18 Globart Gallery via aureliano galeazzo 38 15011 Acqui Terme dal 14 aprile al 12 maggio 2018 INGRESSO LIBERO Monografia disponibile in galleria