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Workshop Le mutevoli forme del classico

⏰ lettura 3 min.

Canova 22, associazione culturale sita nell’omonima via del Tridente Sistino, all’interno degli spazi fortemente evocativi della Antica Fornace dove Antonio Canova approntava i bozzetti in terracotta delle successive opere marmoree, promuove, dall’8 febbraio all’8 marzo 2020, il Workshop Le mutevoli forme del classico – Disegnare il contemporaneo, incentrato sull’apprendimento delle tecniche, degli strumenti e delle “alchimie” del disegno. 

Il programma didattico, declinato in quattro sezioni progressive, intende indagare, nel paesaggio della realtà del presente in continua trasformazione, l’apparente contrapposizione tra classico e contemporaneo attraverso la realizzazione di una serie di opere specifiche elaborate e messe a punto nel corso dei quattro incontri previsti nel programma.

La fabbrica delle immagini
Franz Prati
condurrà il laboratorio con l’esplicita intenzione di rinnovare lo spirito che alleggiava tra la fine del settecento e il primo ottocento nell’area di Campo Marzio dove Canova aveva trasferito il suo studio e le diverse attività connesse all’ideazione e alla realizzazione delle opere, con uno sguardo dialogante e con la presenza di ospiti autorevoli per cogliere nel modo più adeguato il carattere profondo della “fabbrica canoviana” estesa, a suo tempo, tra il Corso e il Porto di Ripetta.

La bottega delle forme mutevoli
All’interno dello spazio avvolgente della Fornace, crogiolo perfetto per tradurre nel linguaggio dell’arte contemporanea le diverse figure della tradizione classica, prenderanno forma i lavori dei partecipanti, in un’atmosfera creativa permeata dell’energia che si respirava nelle “botteghe” degli artisti della tradizione rinascimentale, per altro, ben presenti nella zona nei secoli dorati dell’arte italiana.

Organizzazione dei lavori
La didattica del Workshop propone come esito finale l’apprendimento delle relazioni che intercorrono tra un’opera realizzata e la definizione dello spazio che la comprende. Ogni partecipante realizzerà, con riferimento ai temi proposti, un’opera specifica e autografa, che prenderà forma nel corso degli appuntamenti previsti dal calendario dei lavori. Le opere realizzate costituiranno i materiali concreti di un progetto d’allestimento collettivamente condiviso, appositamente pensato per gli spazi della Fornace dove si terrà la mostra dedicata alle singole opere prodotte dai partecipanti.

Modalità di Partecipazione
Il Workshop, dedicato agli studenti di Architettura, delle Accademie di Belle Arti, degli Istituti Privati che fanno particolare riferimento alle discipline dell’Arte, del Design, dell’Architettura e dell’Allestimento, è aperto agli architetti iscritti all’Ordine e, più in generale, a chi opera negli ambiti disciplinari consonanti con il programma.
L’Associazione Canova22 si riserva, inoltre, di offrire la partecipazione gratuita ad un curriculum giudicato particolarmente meritevole da una commissione formata da due membri dell’Associazione e un esperto del settore.

Franz Prati
Franz Prati mette in scena nei suoi disegni affascinanti una sorta di dramma dell’architettura italiana del Novecento creando una città onirica di impressionante densità in cui vengono a collidere, si intrecciano, si sovrappongono immagini che in modo originale si riallacciano alle opere di maestri celebri o dimenticati. Nel progetto questa bufera di immagini si placa in meditate immagini prospettiche, suggerendo spazi collettivi di grande respiro, piazze italiane non proiettate nell’orizzonte metafisico dechirichiano, ma su un orizzonte materico in cui luce, ombra, colore, segno si mescolano in un impasto saturo e caldo vicino alla fusione” (Paolo Portoghesi “Dal futurismo al futuro possibile” Skira 2002”)

Architetto, docente universitario, pittore e designer di formazione veneziana, fin dai primi anni settanta si stabilisce a Roma, Nel nuovo contesto la sua ricerca architettonica si intensifica, accorpandosi in una serie di progetti elaborati per alcuni luoghi della città dove il rapporto con la memoria della stratificazione archeologica è fortemente connotato. Queste proposte, raccolte nella monografia “Segrete armonie di città” curata nel 1986 da Francesco Moschini, delineano un particolare contributo per la rifondazione delle qualità urbane dell’architettura. Negli stessi anni si dedica all’attività di scenografo, firmando alcuni allestimenti rimarchevoli nella felice stagione del teatro di ricerca italiano. Esperienza che si riverbererà con molta evidenza nei suoi lavori successivi. Ordinario di Progettazione Architettonica dal 1994, ha svolto la sua attività didattica in numerose Facoltà italiane (Venezia, Roma, Bari, Reggio Calabria). Dal 1997 al 2004 insegna alla Facoltà di Architettura di Genova, dove si trasferisce e dove, dopo aver coordinato il Dottorato in Progettazione architettonica, dal 2003 al 2008, dirige il Dipartimento di Progettazione e Costruzione dell’Architettura. A Genova, apre il suo nuovo studio con Luciana Rattazzi dando vita ad alcuni progetti emblematici, dedicati a quella realtà urbana così particolare. Più volte premiato in concorsi nazionali e internazionali, la sua produzione nell’ambito del progetto e del disegno dell’architettura è stata esposta in diverse mostre, ampiamente documentata in pubblicazioni italiane e internazionali e oggetto di alcuni testi monografici. Ha redatto progetti specifici per la Triennale di Milano e per la Biennale di Venezia, curando nel 1992 l’allestimento della mostra “Lo spazio sacro nella modernità”  all’interno degli antichi granai della Serenissima alla Giudecca. Parte dei suoi numerosi disegni è stata acquisita da importanti collezioni private, dagli archivi del Deutch Architektur Museum di Francoforte, dal Centre Pompidou di Parigi e dal Maxxi di Roma. Conclusa l’esperienza genovese, nel 2014 Franz Prati torna nuovamente a Roma stabilendosi agli Studi del Canova dove, attualmente, vive e lavora.

Per info e iscrizioni
Canova 22 
Fiore D’Alessandro 
canova22press@gmail.com
info@canova22.it 
www.canova22.it 

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